Liceo Foscarini, crolla l’intonaco dal soffitto, spavento in classe

I calcinacci sono caduti davanti alla lavagna, l’insegnante si era appena spostata. Esclusi danni strutturali, distacco causato da una perdita d’acqua

Pochi centimetri e sarebbe stata presa in pieno da un grande pezzo di intonaco che si è improvvisamente staccato dal soffitto di una classe dell’Istituto Foscarini. Ieri mattina, a pochi minuti dal suono dell’ultima campanella, la professoressa di scienze Eugenia Iovane si è spostata dalla lavagna sulla quale stava scrivendo, per prendere un libro appoggiato sulla cattedra. In quella manciata di istanti un pezzo di intonaco si è spezzato dal soffitto, cadendo proprio sulla lavagna dove si trovava l’insegnante un attimo prima. La classe, la prima A (Liceo ordinamentale), ha assistito alla scena rimanendo di sasso e prendendo un bello spavento. La prof ha avuto la prontezza di dire ai ragazzi di uscire in corridoio, mettendo in sicurezza gli studenti da eventuali secondi cedimenti. La classe non ha avuto il tempo di commentare a scuola l’accaduto perché dopo poco è suonata la campanella e tutti sono andati a casa. Non c’è voluto molto tempo invece a scuola per capire che cos’era successo: nel piano superiore, dove si trovano gli spazi del convitto del Foscarini, la notte prima si era intasato il water di un bagno. L’acqua ha continuato a disperdersi, passando attraverso il pavimento e umidificando il soffitto della classe sottostante. La conseguenza è stata il crollo dell’intonaco, staccatosi per un imprevedibile incidente, dopo ore e ore che veniva bagnato dall’acqua. È stata questa la causa, come hanno anche dimostrato i tecnici della Provincia che sono accorsi subito nel primo pomeriggio, confermando che non ci sono danni strutturali, i mattoni sono in ottimo stato. Il preside Rocco Fiano ha fatto comunque sapere che oggi i tecnici torneranno per verificare lo stato di tutti gli intonaci, per garantire che le lezioni riprendano nella massima sicurezza e senza altri timori. «Abbiamo preso paura», hanno detto gli studenti, «soprattutto perché stavamo guardando la prof che scriveva sulla lavagna e, non appena si è spostata, abbiamo visto di colpo un pezzo di muro cadere proprio dove si trovava lei un attimo prima. Più che altro abbiamo preso paura a pensare a cosa avrebbe potuto succedere».

Ieri pomeriggio i ragazzi si sono chiamati, continuando a chiedersi che cosa poteva essere successo. «Ci siamo preoccupati», hanno riferito, «di essere in una struttura non sicura e che potesse succedere ancora. Che cosa sarebbe capitato se fosse caduto sopra qualcuno di noi?».

Eppure l’episodio non si poteva prevedere, anche perché chi dorme nel convitto si alza la mattina per andare a scuola, lasciando la propria camera e non si sa a che ora il bagno abbia iniziato a intasarsi. La scuola comunque è a posto. La vicenda di ieri mattina è accaduta nella parte storica dell’edificio, ma il Foscarini si sta ampliando dando vita a nuove strutture prefabbricate, progettate per gli studenti del liceo a indirizzo europeo. Si stanno infatti ultimando gli ultimi aggiustamenti e ritocchi della nuova struttura in vetro, legno e cemento che si è aperta già da un mese, ma che ufficialmente verrà inaugurata il 30 novembre. In quell’occasione, proprio per valorizzare il complesso scolastico e la lunga tradizione che risale all’Ottocento, sarà presente con molte probabilità il ministro per l’istruzione Gabriella Carrozza. La nuova ala del Foscarini ha una quindicina di aule per gli studenti e una per gli insegnanti.

L’intero complesso è tra i più conosciuti a Venezia e all’interno ha una scuola primaria, media, il celebre liceo classico e il convitto che nel 2007 ha festeggiato il bicentenario della sua fondazione e che, nonostante qualche pezzo più fragile, guarda al futuro.

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