«Licenziamento illegittimo»

«Il licenziamento impugnato è illegittimo e la ditta è condannata a pagare al ricorrente un importo complessivo pari a 4 mensilità»: Lo ha deciso la giudice del lavoro Margherita Bortolaso sul...
«Il licenziamento impugnato è illegittimo e la ditta è condannata a pagare al ricorrente un importo complessivo pari a 4 mensilità»: Lo ha deciso la giudice del lavoro Margherita Bortolaso sul ricorso presentato dalla guardia giurata Davide Viola contro l’ex datore di lavoro “Costantini Divisione Sicurezza srl”. Il licenziamento era arrivato il 21 gennaio 2016, secondo il ricorrente «senza giusta causa e/o giustificato motivo». Secondo il ricorrente, assunto a tempo indeterminato come guardia particolare giurata, «il procedimento disciplinare era stato avviato in concomitanza con le comunicazioni di Viola all’azienda di essere rappresentate sindacale dello Sinalv-Ci». Con il ricorso, Viola ha chiesto l’annullamento del licenziamento, il pagamento delle differenze di stipendi per 4.100 euro e 3.000 euro di danni. L’azienda contestava a Viola assenze non giustificate, insubordinazione e rifiuto reiterato dei turni. La giudice chiarisce che non c’è correlazione tra il licenziamento e il fatto di essere rappresentante sindacale. E che il materiale probatorio e le testimonianze non dimostrano gli addebiti contestati al lavoratore. Di qui l’illegittimità del licenziamento.
(ru.b.)


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