Licenza da gondoliere ipotesi ricorso al Tar contro il diritto all’eredità

la protesta
Se non sarà possibile emendare il Regolamento sui gondolieri in sedi di Città Metropolitana, potrebbe arrivare il ricorso da parte di chi chiede che quel documento non passi. Si tratta infatti del documento che toglierebbe ai figli dei gondolieri il concorso pubblico e il corso per l’arte del gondoliere.
Lo scorso luglio è stato votato dall’allora maggioranza fucsia. Il testo era passato senza nessun volto dell’opposizione che si era in blocco astenuta considerando quel testo una mossa elettorale e dicendo che ci voleva più tempo per discutere di un tema così complesso. Dopo le elezioni il dibattito si è riacceso con la nascita di un Comitato (anonimo per paura di ritorsioni) di Sostituti Gondolieri che lo hanno contestato. Le due stesse associazioni conosciute di sostituti gondolieri comunque si sono opposte, inviando una lettera alla Città Metropolitana con le motivazioni. Monica Sambo del Pd ha appoggiato le ragioni dei gondolieri che non chiedono di togliere ai figli la possibilità di lavorare con il genitore, come previsto da norma nazionale, ma che i figli superino le stesse prove di tutti gli altri e che non abbiano la strada spianata. In sede di discussione mercoledì è stato però detto che il Regolamento non si può emendare perché, stando a quanto riferito dall’avvocato Giuseppe Chiaia dell’Avvocatura, tale Regolamento non solo è legittimo, ma appartiene come competenza alla Città Metropolitana. Nell’articolo 10 si dice infatti che le province, quindi l’attuale Città Metropolitana, ha la delega per quanto riguarda i servizi di navigazione interna. Bocciata anche quindi la documentazione che le due associazioni di gondolieri sostituti avevano portato, con il parere dettagliato dell’avvocato Zambelli che contesta il Regolamento.
Ora sembra che l’unica strada percorribile sia quella del ricorso per un parere al Tar. Secondo il Comitato anonimo dei Gondolieri Sostituti il documento è anticostituzionale e offende lo stesso lavoro che diventerebbe soltanto monopolio di poche famiglie. Il prossimo incontro per l’approvazione è tra due settimane, ricorso permettendo. —
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