L’ex chiesa della Croce recuperata

VENEZIA. L’ex chiesa della Croce nell’isola della Giudecca, utilizzata a fini di culto sino al 2008, assieme all’ex Casa del Lavoro per gli uomini (come struttura penitenziaria per i detenuti in regime di semilibertà) saranno restituiti dal Demanio al Ministero dei Beni Culturali, che lo utilizzerà in futuro per le proprie attività istituzionali.
La chiesa e il vicino complesso conventuale risalgono agli inizi del 1300, ma già nel 1500 subì una radicale ristrutturazione, e ulteriori rimaneggiamenti ebbero luogo lungo i secoli.
La nuova destinazione è prevista dal Protocollo d’Intesa che sottoscriveranno il Comune di Venezia, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e appunto il Ministero dei Beni Culturali per la valorizzazione di questi immobili ora dismessi e presenti sull’isola.
L’ex chiesa della Croce - così chiamata anche perché nel passato avrebbe ospitato reliquie legate allla Crocifissione , secondo la tradizione - verrà però scorporata dall’accordo per essere appunto messa a disposizione dei Beni Culturali per attività ancora da precisare, ma che saranno comunque di tipo culturale.
Dovrebbe invece essere riutilizzata ancora come struttura carceraria, sia pure “aperta”, l’ex casa del lavoro degli uomini che fino a dieci anni fa ospitava ancora detenuti in regime di semilibertà, ma che poi era stata chiusa e dismessa per problemi di agibilità e di sicurezza.
Ora dovrebbe essere recuperata appunto per questo tipo di detenuti, realizzando probabilmente anche una foresteria attigua disponibile per gli agenti di custodia.
Ma si parla anche nell’accordo di possibili partnership anche con i privati e sarà il Gruppo di Lavoro che sarà costituito, a definire entro dodici mesi il nuovo assetto di quest’area della Giudecca che si vuole comunque recuperare.
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