«Legittimo l’ampliamento del Marina»

PUNTA SABBIONI. «Cavallino Treporti è la capitale europea del turismo all’aria aperta: ciò dovrebbe essere un vanto, non un freno. L’obiettività non deve mai essere persa di vista, neanche dagli...

PUNTA SABBIONI. «Cavallino Treporti è la capitale europea del turismo all’aria aperta: ciò dovrebbe essere un vanto, non un freno. L’obiettività non deve mai essere persa di vista, neanche dagli ambientalisti che prospettano per Marina di Venezia un impatto ambientale in realtà inesistente».

Non si fa attendere la replica a Lipu Venezia e Verdelitorale, associazioni ambientaliste che si sono dette pronte ad adire alla Corte Europea contro l’ipotesi di ampliamento del camping Marina di Venezia che sarà discussa al Consiglio comunale del 31 gennaio, arriva dall’ad della struttura, Paolo Bertolini.

«L’area d’ampliamento», spiega, «è in concessione a Marina di Venezia dalla notte dei tempi. Già la impieghiamo per attività connesse alla vacanza degli ospiti, mentre l’accordo pubblico privato prevede la creazione di piazzole che non saranno le 250 dichiarate ma al massimo 150, senza alcun tipo di edificazione e occupate al 50% per tre settimane solo in alta stagione. L’area sarà quindi libera per più di 11 mesi l’anno, verde e tenuta bene, non deturpata ma salvaguardata».

«Inoltre Marina di Venezia», continua nel suo intervento, «all’interno dell’accordo pubblico privato, rinuncia all’edificabilità del terreno di sua proprietà all’inizio della via Hermada per poter dare la possibilità agli ospiti in attesa di entrare in campeggio di poter sostare in sicurezza e non sulle strade evitando intralcio alla circolazione».

«L’accordo», ricorda infine, «prevede poi il rifacimento di via Hermada con pista ciclabile adeguata, nuova illuminazione, rotonda all’altezza di Via Adige, rifacimento della via Montello ed un tratto di fognatura. Il tutto», conclude, «oltre allo scomputo di oneri di urbanizzazione con grande vantaggio per la parte pubblica che ha calcolato il reddito di Marina di Venezia per le nuove piazzole su 60 giorni annui per 20 anni, e per 250 piazzole e non per le reali 150».

Lipu e Verdelitorale sono comunque intenzionate a non mollare e andare fino in fondo ancge davanti alla Corte Europea e intanto chiedono un intervento chiarificatore anche al sindaco e alla giunta di Cavallino e quindi di bloccare l’autorizzazione che sarà discussa nel consiglio di fine mese. (f.ma.)  

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