Le strade private «pubblicizzate»

Caos proprietà, sanati oltre 200 chilometri. Interessati 29 mila mestrini
Via Mandricardo a Campalto
Via Mandricardo a Campalto
 Nel 2007 il Comune aveva calcolato che delle 1.442 strade della terraferma mestrina, solo poco più della metà, 747, erano pubbliche. Le altre 695 o erano private o non erano state acquisite dal Comune ad un pubblico utilizzo. «Oggi si fa un passo avanti importante», annuncia l'assessore comunale al Patrimonio Bruno Filippini. Delle 1.442 strade della terraferma (su un totale comunale di seimila con toponimi) e pari a 810 chilometri una delibera del Patrimonio prevede il passaggio dallo status di strada privata a quella ad uso pubblico per 216 chilometri di viabilità mestrina che interessano tra residenti e frontisti qualcosa come 29 mila persone. Un passo avanti sul «caso», esploso nel 2004, delle strade private, che aveva interessato anche la Corte dei Conti con una serie di accertamenti su un centinaio di assi viari a fondi cieco, e privati, affidati alla Guardia di Finanza. «Dopo un lungo lavoro degli uffici si è arrivati ad una suddivisione tra strade pubbliche, private e altre che diventano ad uso pubblico stando alle normative di legge - spiega Filippini - ad esempio una strada che collega altre due viabilità con passaggio libero diventa ovviamente ad uso pubblico, se si tratta invece di una strada a fondo chiuso rimane privata. Ci siamo affidati alle norme sull'uso pubblico dopo un lungo screening che ha riguardato anche le varie normative in materiale e poi su verifiche sulla proprietà delle viabilità». Si è scoperto quindi che una strada storica di Mestre come via Castelvecchio, oggi chiusa da una sbarra, e dove si vede ancora un pezzo del ponte dell'antico castello (siamo dietro l'ex Umberto I) è sempre stata pubblica. E che invece via Mandricardo, che collega l'area del Taliercio a Campalto, dovrà diventare ad uso pubblico. Ovviamente il fatto che una strada diventi ad uso pubblico cambia molte cose per chi vi abita per quanto riguarda la responsabilità di manutenzioni e sicurezza. «Ovvio che la illuminazione pubblica si può considerare un fattore di sicurezza che chiama in causa l'amministrazione comunale mentre l'asfaltatura su una viabilità privata è un fatto privato», sintetizza l'assessore. Ora, conclusa la mappatura, gli elenchi delle vie da portare allo status di utilizzo pubblico è andato all'esame delle Municipalità, che vi hanno portato alcune integrazioni, e dopo l'adozione della giunta, la delibera andrà al vaglio del Consiglio comunale. In città la questione crea dibattito. Giovedì 28 aprile alle 18.45 se ne discute a Zelarino all' ex Materna Gori, oggi Casa delle associazioni, in un dibattito organizzato dal consigliere Pd Gianluca Trabucco.  

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