Le rubano la foto da Fb e la usano per promuovere incontri a luci rosse

Utilizza la sua foto nel profilo Facebook per attirare “clienti” cui chiedere denaro per uscite, prestazioni e appuntamenti a luci rosse. Un uomo residente nel Sandonatese è stato denunciato da una ragazza di San Donà, vittima di questa truffa. Si tratta di una ragazza di 18 anni, Anna Colla, che ha scoperto due mesi fa di essere stata vittima di un furto di immagini dal suo profilo fb. Lei, giovane e carina, è stata utilizzata per le foto da inserire in varie chat dove contattare qualche ingenuo disposto a pagare per incontrarla. Pare che la truffa in pochi mesi abbia già superato i 30 mila euro. Con queste foto un truffatore, utilizzando di volta in volta nomi femminili sempre diversi e fingendo appunto di essere la ragazza delle foto, si è fatto inviare bonifici di decine di migliaia di euro da diversi utenti di chat anche della zona e poi di altre città del Veneto.
Persone affascinate dalle foto rubate al profilo che erano pronte a pagare subito pur di incontrare la ragazza. Nelle chat più calde e anche nei social, spesso funziona così e gli incontri vengono organizzati da escort specializzate che sanno come attirare potenziali clienti promettendo grandi prestazioni. Meglio ancora se giovani, come nel caso della ragazza ritratta in quelle foto rubate. Più di qualcuno, vedendo il ritratto e di volta in volta nomi differenti di un ragazza straniera, ci sono cascati. Solo che la foto era di Anna, e qualcuno l’ha riconosciuta. «Questi, trovando per caso il vero profilo della mia cliente Anna Colla», spiega il legale della ragazza, l’avvocato Enrico Cancellier, «lo ha utilizzato per carpire dei clienti cui rubare il denaro attraverso le chat. Adesso la stanno contattando e a volte minacciando, chiedendole la restituzione di soldi che ovviamente lei non ha preso, non sapendo nemmeno cosa fosse accaduto a sua insaputa. Una di queste persone ha addirittura minacciato il suicidio per la vergogna, e non è escluso possa prima o dopo accadere».
Le indagini saranno lunghe, ma l’avvocato Cancellier adesso chiede che la vicenda sia divulgata anche per avvisare che la stessa è vittima di una grande e pericolosa truffa e che esistono in questi giorni molti profili Facebook fasulli con le foto della sua assistita, che intende manifestare la sua totale estraneità dalle truffe seriali fatte usando la sua immagine. I reati sono diversi, dalla truffa all’abuso di mezzi informatici e molti altri che saranno ravvisati in sede giudiziale.
«Questo per scongiurare nei limiti del possibile», aggiunge il legale, «che si moltiplichi il numero di truffati e che magari qualcuno, riconoscendo la ragazza, possa agire a suo danno».
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