«Le primarie non si fanno il Pd sta tutto con Dori»

MIRA. «Il fatto che non si sarebbe proceduto con lo strumento delle primarie era già noto da mesi all’interno partito. Questa soluzione è presa a stragrande maggioranza all’interno degli organi direttivi. Il Pd è compatto nel sostenere la candidatura di Marco Dori a sindaco».
A spiegarlo è il segretario comunale del Pd di Mira, Giorgio Zapparoli, che chiarisce che nel partito la decisione è ormai presa e non sono certo delle polemiche o dei casi come quello che si è verificato il 2 marzo in consiglio comunale, con dei fuori onda critici fra i consiglieri Pd, Francesco Sacco e Vilma Minotto, a far cambiare idea al partito. Il candidato per il Pd resta quindi senza incertezze Marco Dori, 35 anni giornalista e ristoratore.
Ad avallare la scelta di non tenere le primarie a Mira è anche il segretario metropolitano del Pd Gigliola Scattolin. «La federazione metropolitana del partito ha lasciato», spiega, «alle realtà locali la possibilità o meno di optare per lo strumento delle primarie. A Mira si è deciso di non farle e su questo abbiamo rispettato al massimo l’autonomia del Pd locale».
Sulla candidatura di Marco Dori a sindaco, il Pd è compatto, qualche distinguo al momento della proposta della candidatura, votata a stragrande maggioranza, è emerso. In direzione ci sono stati 16 voti a favore, 1 contrario, quello di Francesco Biasiolo, esponente del circolo di Borbiago. Tre gli astenuti: l’ex segretario del partito Albino Pesce, l’ex assessore Giorgia Cestonaro e Luca Brussato della sezione di Piazza Mercato ad Oriago. Astensioni che hanno fatto intendere la non piena convinzione sulla scelta di Dori. Lo stesso Luca Brussato, infatti, aveva reso nota la disponibilità dell’ex assessore Francesco Volpato a candidarsi a sindaco di Mira. La scelta del Pd di non fare le primarie forse va detto, è stata anche decisa in base alle esperienze non del tutto positive che si ebbero nella passata tornata elettorale, quando il sindaco uscente Michele Carpinetti fu costretto alle primarie che vinse, ma alla fine perse le elezioni contro il M5S. Anche il M5S non ha scelto il proprio candidato con alcuna consultazione.
Alessandro Abbadir
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