Le previsioni dell’anno con la direzione del fumo

Nel Portogruarese l’antico rito propiziatorio è affidato agli anziani A Concordia Sagittaria il grande rogo sul Lemene attirerà migliaia di persone
Di Gian Piero Del Gallo
BELLUCO BEFANA PIAZZOLA BELLUCO
BELLUCO BEFANA PIAZZOLA BELLUCO

PORTOGRUARO. Non ci sarà paese o piccolo borgo del Portogruarese che questa sera non brucerà la propria casera o panevin, tentando di seguire l'antico rito propiziatorio con “se brusa la vecia”, simbolo dell'inverno e delle forze del male. E tra riti pagani e credenze religiose, gli anziani, si trasformeranno in indovini ed in base alla direzione che prenderà il fumo, esprimeranno il loro parere su come sarà l'anno appena iniziato. E qui l'interpretazione si scontra con le previsioni meteo computerizzate.

I primi fuochi saranno in città presso la Casa di Riposo Francescon alle 17,30 organizzata in collaborazione dell'Avis. A Bibione, dopo la Messa delle 17 seguirà l'accensione della Casera alle 18 in Piazza Mercato. Alle 18,30 a Portotogruaro sullo spiazzo della Chiesa di Santa Rita, a Marina di Lugugnana alle 20 Casera Bellin, a Giussago alle 19,30 ed alle 20 a Serrai di Viola.Una pausa per iniziare un vero e proprio tour per riuscire a visitare sette Casere e mangiare almeno sette “pinse” (dolce tradizionale per eccellenza). Questo sarebbe il top per avere maggiori probabilità di assicurarsi fortuna e salute. Alle 20 brucerà la Casera di Giai realizzata dal Gruppo Giovani ed allo stesso orario quella di Concordia Sagittaria, la più spettacolare in quanto brucerà sul fiume Lemene, organizzata da “La Vera Concordia” presieduta da Alan Faresi. «Sarà nel segno della vera solidarietà, spiega il presidente, il ricavato infatti verrà devoluto a favore di Vittorio, un giovane di 22 anni per aiutarlo in questa sfortunata parentesi della sua vita».

Sempre alle 20 “ai Galli” di Blessaglia di Pramaggiore e proseguendo verso Belfiore si incontrerà poco dopo quella “Al Torcio” in cui protagonista sarà la Befana che distribuirà dolci e caramelle ai bambini bravi e buoni, ma anche qualche cartoccio di carbone ai più cattivi. Alle 20,15 toccherà alla Casera di Pradipozzo, curata dal Gruppo Avis presieduto da Giuseppe Bot che metterà in palio un buono viaggio di 900 euro oltre a numerosi ed invitanti premi in natura che negli anni hanno fatto apprezzare la manifestazione che, si è spostata in via San Biagio. Sullo spiazzo a fianco della millenaria Abbazia di Summaga l'accensione della pira avverrà alle 20,30 a cura di Viviamo Summaga presieduta da Sergio Simonato, in collaborazione con l'Avis di Franco Lisandro. Ma la vera tradizione resiste a Settimo presso la famiglia Toffolon, il cui rituale viene tramandato da padre in figlio. Quest'anno non sarà il parroco, per motivi di salute, ma l'anziano della famiglia, che aspergerà la Casera con l'acqua benedetta nel pomeriggio in Chiesa. L'unica Casera a non rispettare la tradizione del 5 gennaio è quella di Cinto che verrà bruciata domani 6 alle 17,30 in Borgata Concezione.

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