“Le Nozze di Cana” ora tornano alla Salute
Capolavori che tornano nelle chiese veneziane dopo importanti restauri, grazie anche al contributo del Comitato privato internazionale statunitense di salvaguardia Save Venice, a cura della...

Capolavori che tornano nelle chiese veneziane dopo importanti restauri, grazie anche al contributo del Comitato privato internazionale statunitense di salvaguardia Save Venice, a cura della Soprintendenza veneziana. Giovedì prossimo alle 17 sarà inaugurato nella Basilica della Salute il restauro de “Le nozze di Cana”, di Jacopo Tintoretto, l’opera-simbolo della chiesa veneziana, che torna al suo posto, nella sacrestia, dopo il delicato intervento a cui è stata sottoposta.
L’ultimo restauro risaliva a oltre trent’anni e si è intervenuti per rimuovere densi strati di vernice scura accumulatisi che avevano poco leggibili alcuni dettagli e meno vibranti i colori, anche in seguito a ridipinture precedenti, dando a tutta la tela un aspetto discontinuo sul piano pittorico. L’opera – del 1561 – commissionata per il Refettorio del Convento dei Crociferi, pervenne in seguito alla chiesa di Santa Maria della Salute, allo scioglimento della congregazione.
Sempre con il contributo di Save Venice è ormai concluso anche il restauro del presbiterio della chiesa di San Sebastiano, ornato dalle tele di Paolo Veronese, con la ricollocazione anche sull’Altare Maggiore della grande pala con la Madonna, San Sebastiano e altri Santi del grande pittore rinascimentale. Save Venice ha “adottato” ormai da molti anni la chiesa di San Sebastiano, con un programma di restauri che ha riguardato tutta l’imponente produzione di Veronese per questo luogo, con un ciclo pittorico allargato sino al soffitto.
Si è già concluso quello che riguarda l’organo della chiesa e i dipinti con cui il grande artista lo decorò.
Nel presbiterio i lavori di restauro hanno riguardato appunto all’altare con il grande dipinto veronesiano appunto con la Madonna con il Bambino in gloria con i Santi e anche quello degli altri due teleri veronesiani ai lati dell’altare che raffigurano scene di vita di San Sebastiano. Un’impresa quasi ciclopica quella del comitato statunitense di restaurare interamente – sotto la supervisione della Soprintendenza veneziana – tutto il ciclo dei dipinti di Veronese a San Sebastiano, ma che si sta avvicinando ormai alla conclusione, facendone forse il restauro pittorico più importante degli ultimi anni a Venezia
. (e. t.)
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