Le immagini della città Sbarca Google Maps con il suo “trekker”
Nei prossimi mesi, ne dovrà fare a centinaia di chilometri su e giù per ponti, calli, fondamenta, Sergio, (palestrato) ingegnere spagnolo, 18 chili di attrezzatura fotografica sulle spalle: 15 lenti 15, puntate in tutte le direzioni, capaci di scattare immagini a 360° ogni due secondi e mezzo, mentre lui cammina.
Sergio è dei due “trekker-man” di Google che nei prossimi mesi cammineranno in lungo e in largo, in ogni singola riva, calle, fondamenta di Venezia e delle isole per realizzare una mappa fotografica itinerante di Venezia. A firmare progetto è il colosso Google, che ha spedito in città il suo team Google Maps con le tecnologie “Street View”: se a Milano come a New York la mappa è fatta in auto, a Pompei come al palazzo di Versailles o a Stonehenge portando l’attrezzatura in bicicletta, nei musei come gli Uffizi spingendo un trolley e a Vancouver per le Olimpiadi invernali in motoslitta, a Venezia - si sa - si va a piedi. Così, per la prima volta in Europa, arrivano i “trekker”, l’ultima delle evoluzioni tecnologiche di Street View, sinora utilizzata solo per mappare il Grand Canyon. In realtà, per Venezia, non è una novità: dal 2011 sul sito di Venice Connected si può già camminare tra le strade della città, entrare in alcuni musei, seguire itinerari attraverso la mappa fotografica realizzata da Geomondo per Venis. Certo, la tecnologia corre e la definizione e velocità avanzano e migliorano. E Google è un colosso: solo in Italia, ha già realizzato mappe visive di oltre il 50% del paese e Street View è disponibile in più di 3 mila città in 48 paesi, le indicazioni stradali sono presenti in 194 paesi per 45 milioni di chilometri e per Venezia la nuova mappatura sarà un netto salto in avanti rispetto alle attuali, che non riescono a stare al passo con la particolarità della città: entro l’anno, ogni singolo muro, masegno, portale sarà visibile, si potranno seguire itinerari attraverso la città, smartphone o tablet alla mano. Google usa un dispositivo Android.
«Ma staremo attentissimi alla privacy», assicura l’ingegner Ulf Spitzer, coordinatore del progetto Google Street View , «ogni fotogramma sarà trattato per cancellare volti o nomi sui campanelli: chiunque potrà segnalarci eventuali correzioni ed interverremo. Usiamo il trekker a Venezia per la prima volta in Europa, è una tecnologia molto flessibile e puntuale, anche per piccole calli, ponti. Che si fa con Street View? C’è chi cerca la strada per l’hotel, chi il negozio, chi guarda cosa c’è da vedere dietro l’angolo, un itinerario». «Siamo orgogliosi che Google abbia voluto approfondire i dettagli della visita a Venezia: le nuove tecnologie garantiscono app precise, che possono guidare i turisti in visite più corrette della città e del suo patrimonio, artistico, oltre i soliti itinerari», plaude l’assessore al Turismo Roberto Panciera.
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