Le idee dei cittadini per rigenerare Mirano

MIRANO. Migliorare la biodiversità del parco Rabin, biblioteche all’aria aperta, nuove mappature della viabilità del quartiere Aldo Moro: queste alcune delle numerose proposte emerse durante l’incontro del 28 settembre “Futuri possibili per i luoghi dell’Aldo Moro”.
L’appuntamento, accolto positivamente dalla cittadinanza, è parte del progetto “Mirano Urla”, pensato da Legambiente Circolo Riviera del Brenta e da tre associazioni di giovani di Mirano. Un’idea vincente che si è aggiudicata il bando “#tuttamialacittà: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali” del Centro del Volontariato di Venezia. Il progetto mira a una rinascita del quartiere Aldo Moro attraverso azioni concrete per migliorare tre luoghi chiave per i cittadini della zona: la Piazza Aldo Moro, il centro Civico Masenello e il Parco Rabin.
E sono proprio gli stessi cittadini gli ideatori della rigenerazione urbana del quartiere. Il percorso di progettazione partecipata, iniziato a maggio, si è concluso il 28 settembre. Un Open space in cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi, sviluppare nuove idee e delineare reti di collaborazione utili alla rifioritura del quartiere Aldo Moro. Tra i 57 i partecipanti c’erano Fabrizio Destro, capofila del progetto, e i consiglieri Elena Spolaore e Alessio Silvestrini in rappresentanza del Comune di Mirano, sostenitore del progetto.
Un incontro produttivo. Diverse le problematiche del quartiere emerse dai gruppi di lavoro: Piazza Aldo Moro è poco curata e vissuta dalla comunità; il parco Rabin scarseggia di strutture che possano permetterne un pieno godimento, l’aggregazione sociale e il senso civico sono talloni d’Achille del quartiere. Critiche costruttive. Ogni problema è stato accompagnato infatti da soluzioni: una mappatura della viabilità, una rete di contatti per sopperire alle criticità del parco e infine una proposta di bookcrossing che sfrutta la lettura come strumento di aggregazione. «Siamo molto soddisfatti del clima che si è creato intorno a questa iniziativa di partecipazione» afferma la consigliera Elena Spolaore «L’ “open space” ha consentito ai partecipanti di indirizzare la discussione in modo efficace e concreto, con un dibattito libero ma approfondito, arrivando a indicare le esigenze da soddisfare ma anche un programma concreto per portarle a realizzazione». Ora le proposte saranno presentate alla sindaca Maria Rosa Pavanello, che insieme all’Amministrazione valuterà come far germogliare al meglio le proposte della comunità. —
Giulia Parisi
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