Le foto su Facebook a Venezia inguaiano Doina: sospesa la semilibertà

VENEZIA. Ha pagato a caro prezzo la pubblicazione su Facebook di alcune sue fotografie che la ritraggono sorridente al mare o al bar. Per Doina Matei, la romena condannata a 16 anni di reclusione per ucciso nel 2007, dopo averla colpito in un occhio con la punta dell’ombrello, la 23enne Vanessa Russo al termine di una banale lite scoppiata nella stazione Termini della metropolitana, il tribunale di sorveglianza di Venezia ha disposto la sospensione della semilibertà, beneficio che le era stato concesso appena 9 mesi fa.
"Il provvedimento mi è stato notificato soltanto ieri sera", ha confermato il suo difensore, l’avvocato Nino Marazzita, "ed è certamente una conseguenza della bomba mediatica legata alla pubblicazione di queste foto. Diciamo che Doina ha compiuto un peccato di vanità ma va capita: è ancora per certi versi una ragazzina, anche se ha 30 anni, e non dimentichiamo che viene da un retroterra terribile. Ha fatto la prostituta a 15 anni ed è già madre di tre figli ancora piccoli". Il penalista, comunque, si dice fiducioso sul fatto che la questione possa rientrare: «Attendo di essere convocato dal giudice di sorveglianza di Venezia per valutare il da farsi, ma sono convinto che il beneficio della semilibertà possa essere ripristinato. Lo avevo ottenuto nove mesi fa puntando sul fatto che Doina avesse avuto in carcere una condotta irreprensibile, che avesse alle spalle un vissuto difficile e che il suo percorso di recupero fosse da apprezzare. Argomenti che, ritengo, non sono venuti meno».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia