Le foci dei fiumi inquinano le spiagge
Goletta Verde: problemi a Sottomarina, Lido e vicino a Brenta e Livenza
JESOLO. Sono ancora una volta le foci dei fiumi a creare seri problemi alla balneazione sulla Costa Veneziana. Preoccupano, in particolare, i dati riscontrati in corrispondenza delle foci del Brenta e del Livenza, dove sono stati registrati valori cinque volte superiori ai limiti di legge. Leggermente inquinato anche il tratto di mare antistante la foce di Piave e Adige. Nel complesso, però, la qualità delle acque venete, e in particolare veneziane, è in continuo miglioramento rispetto agli anni scorsi.
A rivelarlo sono i risultati dei prelievi eseguiti dai tecnici del laboratorio mobile della Goletta Verde, il vascello di Legambiente che, come ogni anno, sta solcando i mari italiani per sondarne lo stato delle acque.
Nei giorni scorsi, Goletta Verde ha fatto tappa in Veneto e ieri, nella sede di Legambiente a Rovigo, ha presentato i dati emersi dalla campagna di monitoraggio, condotta con quindici prelievi di campioni.
Tra i parametri presi in considerazione figurano i coliformi fecali e gli enterococchi intestinali, i cui limiti sono fissati dalla normativa italiana, oltre che gli escherichia coli, batteri che vivono esclusivamente nell'intestino umano, già previsti dalla direttiva europea sulle acque di balneazione che l'Italia dovrà recepire entro il 2008.
Le situazioni più critiche sono state riscontrate alle foci del Brenta e del Livenza, con parametri oltre cinque volte superiori ai limiti consentiti. Leggermente inquinate, ovvero con almeno un valore fuori norma, sono risultate invece la foce del Piave e quella dell'Adige, oltre alla spiaggia di Sottomarina e quella Sorriso del Lido di Venezia. Situazione più tranquilla negli stabilimenti balneari di Bibione, nella spiaggia libera di Porto Santa Margherita e di Eraclea Mare.
Disco verde anche per il lido di Jesolo, Cavallino Treporti e le spiagge di San Nicolò e degli Alberoni, a Venezia. «La situazione complessiva della regione non appare del tutto negativa - commenta Angelo Mancone, presidente di Legambiente Veneto - soprattutto considerati i dati degli scorsi anni, con un miglioramento che continua a caratterizzare le coste. Rimangono da tenere sotto controllo i dati relativi alle tre spiagge leggermente inquinate, proprio perché rilevate all'inizio della stagione balneare. Con l'aumento del carico antropico che la stagione turistica comporterà, potrebbero peggiorare. Resta preoccupante la costante sui fiumi, sempre più spesso inquinati, che costituiscono una minaccia per il delicato ecosistema dell'Alto Adriatico».
«Purtroppo - aggiunge Massimo Becchi, portavoce di Goletta Verde - non è questo l'unico caso, in Italia, in cui i fiumi si rivelano più un problema che un'opportunità di sviluppo. E' necessario ragionare in termini di bacino, in particolar modo quando si vuole affrontare il problema dell' inquinamento e della portata idrica dei fiumi stessi».
Argomenti:inquinamento
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