Dopo quindici anni torna la festa dell’Unità tra costicine e politica: arriva anche Schlein

La festa dell’Unità metropolitana di Venezia in programma da giovedì 24 luglio. E’ stato scelto Marcon dopo che il Comune di Venezia aveva detto no. Cento i volontari al lavoro

Mitia Chiarin
Dopo 15 anni torna la Festa dell'unità
Dopo 15 anni torna la Festa dell'unità

Riecco la Festa dell’Unità. Dopo quasi 15 anni di assenza, torna da giovedì 24 luglio la Festa dei dem. E per l’occasione venerdì 25 alle 19.30 arriva la segretaria nazionale Elly Schlein. L’annuncio lo hanno dato Matteo Bellomo e Andrea Martella.

Decolla con il botto un evento sentito nel Veneziano dove le Feste dell’Unità erano ovunque. Luoghi di festa politica, certamente, ma anche di socialità e comunità. Dove tutti potevano incontrarsi, parlare di politica e lavoro, vedere sindaci e onorevoli servire ai tavoli, cenare a prezzi popolari, concedersi uno o cento valzer e tanghi, per trascorrere estati non in solitudine. In due feste nazionali in centro storico parlò Berlinguer.

Il cibo univa come il credo politico. A Campalto si andava per gli gnocchi e il baccalà mantecato. A Zelarino per il pesce, a Marghera per gli ossetti; a Fiesso per lo spezzatino di cavallo. Da oggi la storia riparte.

Con la festa dell’Unità metropolitana di Venezia che si tiene a Marcon, in piazza Mercato, fino al 28 luglio. Circa un centinaio i volontari al lavoro. Cinque giorni di festa, oltre 10 dibattiti, più di 3 mesi di lavoro: questi i numeri della Festa.

«Essere tornati», dice Matteo Bellomo, segretario metropolitano del Pd, «è una grande soddisfazione e un segnale, tangibile, di come la nostra comunità non abbia perso la voglia di lottare, di lavorare fianco a fianco, di promuovere la propria identità, le proprie idee, il proprio orgoglio soprattutto in un momento di grandissima importanza come è quello che stiamo vivendo e che ci condurrà, nell'arco di pochi mesi, alle elezioni regionali e a quelle comunali di Venezia». Tanti i temi, tanti gli ospiti.

Arriva Giovanni Manildo, il candidato del Pd alla presidenza della Regione Veneto, per la sua prima uscita pubblica in terra veneziana. E poi i consiglieri regionali, Francesca Zottis e Jonatan Montanariello, la segretaria di Venezia, Monica Sambo, i consiglieri Giuseppe Saccà, Emanuele Rosteghin. Tra gli ospiti don Nandino Capovilla, Gianfranco Bettin, l’onorevole Rachele Scarpa, il senatore Alessandro Alfieri e per la politica nazionale il presidente del PD ed europarlamentare Stefano Bonaccini e il senatore veneziano e segretario regionale, Andrea Martella.

Pesa ancora il no del Comune di Venezia alla manifestazione. Bellomo parla di una scelta che «conferma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di come questa giunta abbia uno strano concetto delle istituzioni. La nostra richiesta ci è stata negata senza alcuna giustificazione. La risposta di oltre 100 volontari - coordinati da Francesca Bressanin, Roberto Montagner, Marco Casoni e Gianluca Trabucco – il loro impegno e la loro voglia di essere comunità, sono il modo migliore per aprire la “Stagione Buona” che Venezia merita».

Marco Casoni ringrazia Marcon: «Ci siamo messi a disposizione con generosità e voglia di fare; molti volontari hanno annullato o spostato le ferie. E abbiamo trovato nell’amministrazione e nel sindaco Romanello degli interlocutori disponibili, corretti e attenti». —

 

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