Laurea fasulla, il "dottor" Stampini pagherà mezzo milione

Il falso medico accusato di aver rovinato un bimbo durante un parto a Dolo è statp condannato a restituire gli stipendi ricevuti da primario in Trentino
L'ospedale di Dolo e il falso medico Andrea Stampini che seguiva il parto
L'ospedale di Dolo e il falso medico Andrea Stampini che seguiva il parto

DOLO. Il falso medico Andrea Stampini, che ha esercitato anche presso l’ospedale di Dolo falsificando laurea e specializzazione in ginecologia, è stato condannato ieri dalla Corte dei conti di Trento a restituire 484 mila euro all’Azienda sanitaria della provincia di Trento: sono gli stipendi che ha incassato in qualità prima di medico e poi di primario del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale di Riva del Garda, dal 1985 al 1998.

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Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna al risarcimento di 788 mila euro, ma i giudici da quella cifra hanno sottratto i contributi che l’ente ha pagato all’istituto di previdenza: Stampini dovrà, quindi, restituire “solamente” gli stipendi netti, cioè i soldi che ha intascato.

Nelle tredici pagine della sentenza si legge che Stampini non ha mai posseduto i titoli di legge per poter esercitare la professione medica e, dunque, gli attestati che ha presentato all’ospedale di Riva del Garda, la laurea in medicina ottenuta all’Università di Bologna e l’iscrizione presso l’Ordine dei medici di Ferrara, la sua città natale, sono fasulli.

I carabinieri del Nas di Treviso hanno compiuto i controlli presso le università di Ferrara e di Bologna ed hanno scoperto che nel 1969 il falso medico si è iscritto alla facoltà di Matematica di Ferrara, trasferendosi nel 1969 a quella di Medicina della stessa città, dove ha sostenuto sette esami, rimanendo iscritto fino al 1974.

Quindi, nell’anno successivi si è iscritto alla facoltà di Medicina di Bologna, senza aver sostenuto poi alcun esame. Senza ottenere alcuna laurea.

I suoi difensori, gli avvocati Giuliano Onorati e Maurizio Servidio, hanno sostenuto in udienza che gli impiegati dell’università del capoluogo emiliano prima e i carabinieri trevigiani poi non hanno trovato l’attestato di laurea a causa del fatto che «parte della documentazione potrebbe anche essere stata smarrita dagli uffici considerato che il 1977 rappresentò un periodo particolarmente burrascoso per le università italiane, in particolare per quella bolognese».

I giudici della Corte dei conti, però, hanno prestato ascolto alle tesi dell’accusa, condannandolo a restituire tutti gli stipendi da medico, visto che non lo è mai stato.

Stampini è imputato anche a Venezia per i reati di esercizio abusivo della professione medica e per lesioni colpose gravi a causa di un parto che all’ospedale di Dolo aveva seguito nel dicembre 2014. Il neonato aveva riportato lesioni gravi e permanenti. Il processo è cominciato l’11 novembre scorso e proseguirà con altre udienze.

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