L’assembramento dello spritz a Venezia, sembrano i Navigli di Milano

VENEZIA.Maglie dei controlli un po’ più larghe, a 48 ore dalla riapertura di bar e locali. Che la “fase due” sia orientata sempre più verso una “fase tre” lo dimostrano le foto dell’ultimo week-end all’insegna della chiusura forzata e del divieto assoluto di incontrare amici e conoscenti che non siano congiunti (o parenti stretti, fino al sesto grado).
Se a Venezia perfino una barca delle forze dell’ordine chiude un occhio di fronte a qualche spritz appoggiato sul muretto e in anticipo di un giorno sul ritorno a una parvenza di normalità, a Mestre quello di sabato 16 sembrava un qualsiasi sabato di maggio tra una passeggiata e una chiacchiera in compagnia in centro.

Tutto prevedibile, dopo una quarantena di 60 giorni. Che porta ancora (e continuerà a farlo ancora a lungo)i suoi segni, nel look e nel comportamento: distanziamento nei locali e fuori dalle osterie, mascherine e mani igienizzate. E varrà anche con lo spritz in mano. —
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