L’Arpav per ora esclude pericoli per la salute
Secondo l’Arpav il materiale bruciato è costituito prevalentemente da prodotti vari di cosmesi e da contenitori in polietilene.
L’impatto dell’incendio non andava oltre un centinaio di metri dal sito. Il personale Arpav ha prelevato campioni di aria, sottovento rispetto al sito e presso alcune abitazioni, oltre che un blank sopravvento, al fine di monitorare l’eventuale ricaduta di composti organici volatili tramite “canister” e di microinquinanti organici (diossine, furani, PCB, IPA) mediante “campionatore ad alto volume”. Le analisi eseguite presso il Laboratorio Aria dell’Arpav, sul campione prelevato a 100 metri dall’incendio hanno evidenziato benzene (circa 10 microgrammi/metro cubo), toluene (circa 9 microgrammi/metro cubo), oltre a idrocarburi alifatici, alcuni alcheni ed acetone a livelli modesti.
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