L’Apcoa spedisce multe da 65 euro

Una penale richiesta per l’uso improprio delle corsie d'emergenza all'ospedale dell’Angelo. È questa la brutta sorpresa arrivata a casa, con tanto di bollettino di pagamento, ad almeno una ventina di cittadini in questi giorni. Sessantacinque euro da pagare per essere transitati con l’auto lungo le corsie di accesso all’ospedale, riservate alle ambulanze. Cinquanta euro di penale più 15 euro di rimborso delle spese amministrative. Scorrettezze al volante elevate dalla società che gestisce il parcheggio dell’Angelo, la Apcoa, grazie ai controlli eseguiti dalle telecamere di controllo dell’area ospedaliera. Gli automobilisti che si sono visti arrivare a casa la lettera di Apcoa hanno pensato di trovarsi davanti ad una contravvenzione e si sono rivolti agli uffici della Polizia municipale per contestarla. Ma alla polizia municipale di Mestre non sapevano nulla. Tanto che ieri il comando ha emesso un comunicato. «Non sono contravvenzioni emesse dalla Polizia Municipale», si legge nella nota. «La Polizia municipale informa pertanto che l'Ufficio mezzi motorizzati del Comune non può fornire chiarimenti in merito». Segno, che la gente, sorpresa, dalla richiesta di pagamento si è rivolta anche agli uffici di via Tagliamento, non solo a quelli di via Cappuccina. Anche all’Adico, associazione dei consumatori, si sono presentati cittadini che cercavano di capirci qualcosa. E l’associazione invita a contestare le penali. «Non si tratta di infrazioni rilevata da pubblici ufficiali ma iniziative promosse da un privato e possono essere contestate», è la critica del presidente Carlo Garofolini. Insomma, le penali richieste da Apcoa appaiono come una questione controversa. Alla Veneta Sanitaria, la società che gestisce gli spazi dell’Angelo, Renzo Codato ci invia il regolamento del parcheggio gestito da Apcoa, che prevede una penale di 50 euro per l’uso delle corsie destinate alle ambulanze. «Non si tratta certo di una contravvenzione ma di una penale per la violazione del regolamento di parcheggio, come prevede l’articolo 1336 del Codice civile». E precisa: «I cartelli che informano della penale e del regolamento sono bene esposti. I cittadini possono ottenere tutte le informazioni presso l’ufficio penali di Apcoa e chiedere anche l’accesso agli atti». Ovvero si può richiedere di vedere gli atti di contestazione della penale che appare controversa. (m.ch.)
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