Lampade cinesi: timori per il rischio di incendi

Ne ha viste a terra due mentre era impegnato a fare jogging, una nel bosco Zaher e la seconda nel bosco Ottolenghi di Favaro, grandi polmoni verdi non lontani dall’aeroporto. L’ingegnere Alessandro Pattaro lancia l’allarme. «Oltre ad una campagna di educazione civica contro i fuochi artificiali e le pire, sarebbe opportuno un anatema di riprovazione sociale contro la scellerata consuetudine delle lanterne volanti».

Parla delle lanterne cinesi, piccole mongolfiere di carta, alimentate da fiamma, che si librano nell’aria. Poetiche, certo, e usate ora anche per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Ma possono causare incendi. «Nonostante la vendita sia libera e vengano ritenute innocue, il Ministero dell’Interno, con una circolare del Dicembre 2012, ha sottolineato la possibilità che le piccole fiamme alimentanti l’aerostato possano provocare incendi o interferire con il traffico aereo», ricorda Pattaro. «La lanterna va usata seguendo gli accorgimenti di sicurezza», avverte l’ingegnere. Perché la fiammella, che tiene in volo la lampada finché è accesa, può cadere e finire su prati, alberi, balconi, tetti in legno.

Ieri è andata bene. «Per fortuna una debole precipitazione ha prevenuto la possibilità che si innescasse un incendio». —

M.CH.

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