«Laguna del Mort, troppi guardoni»
Jesolo. La separatista sudtirolese Klotz: «Il naturismo lo vado a fare in Corsica»

Il cartello che indica l’inizio della spiaggia naturista alla Laguna del Mort
JESOLO.
Non c'è pace per i naturisti alla spiaggia del Mort. Adesso ci si mette anche Eva Klotz, la nota separatista sudtirolese, che entra a piedi uniti nella polemica sulla spiaggia tra Jesolo ed Eraclea: «Troppi guardoni sulla spiaggia naturista di Jesolo non ci andrei mai». Così disse la «pasionaria» separatista Eva, il nome è già un programma, con la grande passione per il naturismo.
Ha rilasciato un'intervista al quotidiano di Bolzano Tageszeitung, dopo le polemiche accese dalla Lega Nord con la proposta del capogruppo Luigi Serafin di una schedatura o identificazione dei frequentatori della spiaggia. «La mia meta preferita - ha detto il consigliere regionale di Suedtiroler Freiheit (Libertà per l'Alto Adige) - rimane sempre la Corsica. Per praticare il naturismo serve infatti anche il giusto contorno, l'ambiente adatto». A Jesolo, la delegazione veneta di Naturista Altoatesina, con Daniele Bertapelle che ha in gestione la spiaggia, non ha visto di buon grado l'uscita della Klotz. In contatto con il presidente Giuseppe Ermini, a Bolzano, ha pensato di respingere al mittente le parole della Klotz. «Mi sembrano delle meschinità - commenta Bertapelle - da parte di una persona che dice di amare il naturismo e che dovrebbe incentivarlo. Venga a vedere cosa abbiamo fatto in sole tre settimane, in cui abbiamo cacciato guardoni e persone poco per bene. Contribuisca a diffondere in Italia l'idea di Naturismo, partendo dalla prima spiaggia regolamentata, invece di andare in Corsica. E poi politici, imprenditori, non vedono l'ora di salire in barca per spogliarsi, o raggiungere un'isola lontana. Oggi lo possono fare tutti, anche persone che non hanno queste disponibilità». A Jesolo, il sindaco, Francesco Calzavara, con Alessandro Perazzolo, difende la scelta di un tratto di concessione ai naturisti come valore aggiunto della stagione. Solo il capogruppo della Lega, Luigi Serafin non si sposta di un millimetro: «Resta la mia proposta di una identificazione, proprio per evitare la presenza di persone poco affidabili. E la richiesta di un piccolo contributo per accedere alla spiaggia».
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