Ladri di vino in azione svaligiata un’altra azienda

ANNONE VENETO. Seconda notte consecutiva di furti ai danni delle aziende vitivinicole del territorio. Presa di mira stavolta la Bonotto di via Bonifica nella frazione di Loncon. I banditi hanno portato via 120 bottiglie di vino pregiato che proprio l'indomani del furto i proprietari avrebbero dovuto trasportare fino a Torino, da un noto committente. Fermate nell'imminenza del colpo alcune persone sospette proprio nel territorio di Annone. Non c'entravano però nulla col furto. Non confermata nemmeno la notizia secondo cui la banda sarebbe stata intercettata da altre forze dell'ordine.
Sull'episodio indagano i carabinieri della compagnia di Portogruaro, intervenuti sul posto a raccogliere la denuncia del proprietario, Bruno Bonotto, originario di Ceggia, alle 8.50 di ieri. Il colpo segue di appena 24 ore quello perpetrato ai danni di un'azienda vitivinicola che si trova sempre nel territorio annonese, la Gottardi, sulla strada che porta a Motta. Il raid messo a segno a Loncon tuttavia sembra molto più consistente.
Oltre alle bottiglie di vino dei più noti vitigni (dal Tai al Lison Classico, dal Cabernet Franc al Malvasia e via discorrendo), i banditi hanno portato via numerose altre cose. Nell'ordine una vetrina carica di vini da esposizione, un'idropulitrice, un pensile in acciaio, un compressore, due pompe, una pigiatrice in acciaio. Ad accorgersi del furto è stato proprio il proprietario dell’azienda vitivinicola, Bruno Bonotto, residente a Ceggia. Al suo arrivo tutto era sottosopra in azienda. Pare che i ladri abbiano agito penetrando dal retro, da una porta di sicurezza. «Mi hanno fatto proprio del male questi malviventi», afferma Bruno Bonotto, «mi hanno anche portato via un “cannoncino in legno” di quelli che si usavano una volta. So che c'è una banda che sta eseguendo furti su commissione in tutta la zona. Mi hanno procurato danni gravi».
La refurtiva può essere quantificata in non meno di 20 mila euro. Per Bonotto il furto subito rappresenta un'autentica beffa. «So che hanno portato via un'altra idropulitrice non lontano da qui», conclude, «non riesco a capire perché abbiano preso di mira proprio me e la mia azienda». La presenza di una banda specializzata nei raid ai danni delle aziende vitivinicole sta creando notevole allarme in tutto Portogruarese, anche perché tra pochi giorni scatta a Portogruaro la manifestazione Terre dei Dogi in Festa, che celebra proprio la qualità dei vini del territorio.
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