La Thyssen nell’ex chiesa di San Lorenzo

C’è voluto più tempo del necessario, visto che i contatti con il sindaco Luigi Brugnaro risalgono esattamente a un anno fa, ma alla fine un’altra fondazione artistica internazionale sta per prendere casa a Venezia, nell’ex chiesa sconsacrata di San Lorenzo. È la fondazione svizzera - con radici spagnole - Thyssen Bornemisza, che sbarcherà presto nello spazio già lasciata libero dal Messico, che qui aveva collocato il suo padiglione per la Biennale, ma poi ha interrotto, circa due anni fa , la concessione stipulata con il Comune, per spostarsi all’Arsenale. Ca’ Farsetti ha deciso di rimettere a disposizione gli spazi dell’ex chiesa di Castello e si è fatta avanti la Fondazione Venetian Heritage - Comitato privato di salvaguardia per Venezia italo-americano, tra i più attivi attualmente - che ha appunto presentato a Ca’ Farsetti una proposta per conto della fondazione svizzera che si occupa anche di arte contemporanea, nonostante possieda una collezione importantissima di arte antica. La Thyssen-Bormemisza si impegna a finanziare interventi di restauro e recupero dell’ex chiesa di San Lorenzo per destinarla a usi culturali, espositivi e museali, con una concessione esclusiva degli spazi di una durata di nove anni. L’investimento previsto è di un milione e 200 mila euro. Il Comune aveva bandito una gara per la gestione dell’ex chiesa di San Lorenzo, ma l’unica a farsi avanti era stata appunto la fondazione svizzera. Che pensa di creare una «scatola» architettonica all’interno dell’edificio per mostre o performance di arte contemporanea che si svolgano senza disturbare in alcun modo l’assetto dell’importante edificio religioso. Questa è l’idea alla base del progetto della Fondazione diretta e creata dall’arciduchessa Francesca d’Asburgo, che conta di utilizzare San Lorenzo già in occasione dellìormai vicina Biennale Arti Visive. L'ex chiesa ha origini antichissime, ma fu restaurata tra il XV e il XVI secolo, assumendo l'aspetto attuale durante i rifacimenti avvenuti alla fine del Cinquecento ed è stato oggetto in anni recenti anche di importanti scavi e ritrovamenti archeologici. L’obiettivo della Fondazione è comunque di mantenere la piena integrità monumentale di San Lorenzo. Di qui l’idea di inserire all’interno di essa una nuova struttura rimovibile, dove far svolgere appunto le attività artistiche. La Fondazione commissiona anche progetti specifici ad artisti contemporanei, oltre a essere dotata di una propria collezione d’arte contemporanea.
Enrico Tantucci
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