La soppressa dei record pesa 108 chili «È il simbolo della rinascita dopo il rogo»
il nuovo corso
Una soppressa record di 108 chili come simbolo della rinascita dell’azienda Bareato Carni dopo l’incendio del 2017 che distrusse il laboratorio dello stabilimento in via Sambruson a Porto Menai. Si tratta di una storica azienda di insaccati e carni. «Da quel luglio di 4 anni fa», spiega la socia dell’azienda Maria Pia Tonello, «ci siamo rimboccati le maniche e via via l’attività si è anche ingrandita. Ora conta circa una ventina di lavoratori, il laboratorio di Porto Menai è stato ricostruito, e accanto al tradizionale punto vendita di Piazza Vecchia a Gambarare, abbiamo aperto dei punti vendita a Massanzago e all’interno della cantina sociale di Dolo, in cui si è soci di una organizzazione cooperativa. A Mira Taglio, a pochi passi dalla chiesa di San Nicolò in Riviera Silvio Trentin, abbiamo aperto un punto vendita di carmi con una cicchetteria per pranzi veloci».
I titolari della Bareato Carni hanno visto che la formula funziona. «Certo la consumazione alla cicchetteria quest’anno si è rivelata problematica», spiega, «Ma per quanto riguarda le vendite sono andate bene nonostante la pandemia. Anzi, sotto certi aspetti anche meglio degli anni scorsi». Poi la soppressa record che è stata preparata in questi giorni. «La soppressa record di 108 chili», chiariscono i titolari, «è un prodotto artigianale che dovrà essere fatto stagionare per qualche mese. Pensiamo di farlo assaggiare ad agosto con un evento aperto al pubblico». —
A. Ab.
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