La sexy casalinga scrocca una spesa super

Trevigiana raggira un ragazzo di Tessera: sul carrello accumula oggetti per 240 euro, poi sparisce

TESSERA

Si erano conosciuti in rete. Una relazione come altre, giocata su ammiccamenti, galanterie, doppi sensi. Lui non pensava che alla fine la sua fiamma l’avrebbe raggirato, gli avrebbe spillato oltre 200 euro e l’avvrebbe lasciato come un palo in mezzo alla strada.Lui è un 28enne di Tessera. Lei una ragazza trevigiana (almeno così ha riferito il veneziano), ovviamente «molto attraente, convincente, sicura di sé».

I due, dopo tante chat, avevano deciso di incontrarsi per un pomeriggio insieme, due passi, aperitivo e cena finale. Quando si trovano l’uno davanti all’altra tanti sorrisi e qualche battuta poi, quando la ragazza si rende conto di aver rotto il ghiaccio, presenta l’intoppo: «Scusami, davvero, ma mi sono completamente dimenticata di fare la spesa e domani è domenica. Mi accompagni?».

E come dire di no? Come non fare il galante? Con una così poi... I due partono alla volta dell’IperLando sulla Feltrina. Camminano tra gli scaffali mentre lei riempie il carrello di cibi sopraffini poi, finalmente, arrivano in cassa.

L’atmosfera si è scaldata, la serata promette già bene e quando la ragazza, sbadata, solleva gli occhi dalla borsa dicendo «cavolo, ho dimenticato il portafogli col bancomat in macchina», il gesto del «signore» arriva rapido e (quasi) spontaneo: 240 euro di conto (alla faccia della spesa). «Grazie mille, ora usciamo, mi fermo al primo sportello bancomat e te li ridò» dice lei sorridendo complice.

I due escono, lei carica le borse in auto, fissa gli occhi sul veneziano e gli dice: «Metto le cose in casa e ti raggiungo in un istante, mi aspetti?». Lui è perplesso ma accetta, tra i due s’è creata una confidenza che pare di buon auspicio. L’appuntamento però se lo danno in strada Ovest, periferia di Treviso, «così intanto ci avviciniamo alla città e poi andiamo via insieme».Lui parte, lei parte. Due ore dopo il ragazzo è ancora in piedi davanti al distributore di benzina dove si dovevano vedere in attesa. Guarda a destra, guarda a sinistra, poi decide che forse è meglio chiamare la polizia.

Al numero di telefono della ragazza risponde un uomo. «Chi cercate? Sì, la conosco, ma questo telefono è mio, lei non so chi sia in verità». Dalla Questura, dov’è scattata l’indagine, avvertono: «Occhio, una che si muove così, di sicuro non lo fa per la prima volta». E’ possibile quindi che tanti altri trevigiani siano finiti nelle rete della sexy casalinga. (f.d.w.)

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