«La Sentinella dei fiumi è stata affossata»

Varisco (Rc): «La prestigiosa associazione dimenticata dal centrodestra»
Giorgio Varisco (Rc)
Giorgio Varisco (Rc)
 
CHIOGGIA.
Che fine ha fatto la Sentinella dei fiumi? Se lo chiede la segreteria di Rifondazione che insinua che l'associazione (nata nel 2002 per creare una sinergia tra i comuni che si affacciano sulle aste fluviali e che conta 35 enti locali delle province di Venezia, Rovigo, Padova, Vicenza e Verona con Chioggia capofila, ndr) negli ultimi 3 anni di governo del centrodestra sia caduta in uno «stato comatoso». «Negli anni - ricorda il segretario Rc, Giorgio Varisco, assessore all'ambiente nella giunta Guarnieri - l'associazione ha ottenuto riconoscimenti importanti: nel 2005 è stata inserita nel comitato di sorveglianza e controllo dell'accordo quadro tra Governo e regione Veneto per il risanamento del Fratta-Gorzone; è stata inserita nel comitato direttivo dell'Ente parco di Montemarcello-Magra, in provincia di La Spezia. Per l'esperienza maturata, la Sentinella è stata anche invitata al VI Colloquio fluviale europeo organizzato dall'università di Lione e come oratore ufficiale al VII Colloquio programmato per settembre 2007 a Siviglia. L'amministrazione Tiozzo però ha ritenuto che non fosse il caso di partecipare all'appuntamento europeo...«. E proprio da giugno 2007 (data di insediamento della giunta Tiozzo, ndr), Varisco fa partire il rallentamento dell'attività della Sentinella. «In 3 anni - spiega il segretario - gli organi dirigenti si sono riuniti solo 2 volte in occasione della cena dei sindaci alla Sagra del pesce. Il sito non viene aggiornato da un anno e una decina di comuni ha disdetto l'adesione. La nuova amministrazione che arriverà in primavera dovrà avviare una politica di rilancio dell'associazione e ridarle un ruolo di primo piano nella difesa dei fiumi». (e.b.a.)

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