La scuola senza banchi, anche a Mestre gli alunni studiano sulle sedie

Dopo Genova, un caso anche alla scuola media Manuzio di Mestre. Alla Vespucci di Quarto d’Altino utilizzati i tavoli della mensa

MESTRE. A lezione senza banchi. Dopo la foto scandalo di una scuola a Genova con gli alunni inginocchiati a scrivere sulle sedie, ecco il bis, nel Veneziano. Fortunatamente in questi due casi (Mestre e Quarto d’Altino) nessuno è stato costretto a inginocchiarsi ma i disagi ci sono eccome.

Alla scuola media Manuzio, (che fa parte dell’istituto comprensivo San Marco) in tre classi dove, in attesa delle forniture statali, la dirigenza scolastica si è dovuta arrangiare come ha potuto, trovando alternative alla situazione. Colpa dei ritardi nelle consegne da parte del ministero che non è riuscito a garantire, come del resto si temeva le settimane scorse, il rispetto di tutte le scadenze entro la prima campanella del 14 settembre scorso. Morale: alla Manuzio gli studenti senza banco si sono arrangiati con la sola sedia.

«Non siamo nelle condizioni di Genova, dove si sono visti alunni in ginocchio che scrivevano sui sedili delle seggiole», commenta la responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, «ma questa situazione non è colpa di chi ha la responsabilità dell’istituto comprensivo San Marco, tanto meno dei nostri uffici regionali. Anche perché stiamo facendo tutto il possibile per risolvere le criticità in atto. Va ricordato che finora il ministero ha consegnato 200 mila banchi rispetto al milione e mezzo previsto in tutta Italia, e 50 mila dei 60 mila che devono arrivare in Veneto».

Le prime province a riceverli sono state infatti quelle di Padova e Treviso, poi a seguire le altre, privilegiando i plessi destinati agli alunni di primaria.

Ma la Manuzio non è la sola scuola in difficoltà nell’istituto comprensivo San Marco diretto dalla professoressa Stocco. «Le attigue primarie Vecellio e Leopardi attendono ancora rispettivamente 126 e 125 banchi», ricorda Carmela Palumbo, «mentre 105 sono stati consegnati alla Radice, facendo fronte almeno alle esigenze di quest’ultima scuola primaria. I 251 restanti erano attesi entro lunedì scorso ma non sono arrivati, quindi credo sia solo questione di poco tempo, spero entro la fine di questa settimana. Alla Manuzio dovrebbero arrivare invece con la tranche di consegne prevista entro fine mese».

Per i bambini più piccoli sono state trovate soluzioni riadattando ad esempio la mensa, mentre per la media Manuzio non è rimasta alternativa alla disposizione di seggiole con le dovute distanze. «Sia chiaro», osserva Palumbo, «non stiamo mettendo nessuno in condizioni di non studiare o in difficoltà. Infatti alla Manuzio sono state avviate attività alternative per non creare disagio agli studenti. Nessuno scrive con il quaderno sulle gambe e non sono previste verifiche o altro. Si fa quello che è possibile per insegnare nel miglior modo, ma evitando situazioni limite. Inoltre, la dirigente dell’istituto ha già chiesto aiuto al Comune per ottenere in prestito delle sedie con la ribaltina, che permettano al più presto a quegli alunni di poter fare lezione in condizioni migliori.

Discorso simile alla scuola media Vespucci di Portegrtandi di Quarto d’Altino dove anche qui sono tutti in attesa dei nuovi banchi.

Per far fronte alla carenza, la dirigente ha spostato le classi prive di banchi in mensa (non ancora attiva) così da poter utilizzare i tavoli. —

Simone Bianchi

Giovanni Monforte

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