La Save è disposta a trattare Aeroporto, agitazione sospesa

Il gestore del Marco Polo accetta l’incontro a tre con i sindacati e le società dei servizi a terra Sul tappeto la richiesta di realizzare mensa, spogliatoi e parcheggi e di rivedere le tariffe e gli affitti
- Un mezzo che movimenta i bagagli in pista al Marco Polo
- Un mezzo che movimenta i bagagli in pista al Marco Polo

TESSERA. Dopo la firma dell’innovativo accordo aziendale che istituisce una sorta di “welfare aziendale”, con rimborsi detassati ai dipendenti, la Save di Enrico Marchi apre ai sindacati anche sulla richiesta di avviare un contronto a tre con gli handler del Marco Polo.

Le tre società che garantiscono i servizi di terra agli aerei e smistano i bagagli dei passeggeri, stanno attraversando una difficilissima situazione a livello di bilancio, aggravatasi a causa degli aumenti delle tariffe entrati in vigore dopo il via libera del ministero dello sviluppo al nuovo contratto di programma con Save spa che è il gestore dell’aeroporto di Tessera. L’apertura è stata fatta ieri pomeriggio durante l’incontro tenutosi tra i sindacati dei lavoratori aeroportuali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl veneziane, e il direttore generale di Save, Corrado Fisher. I sindacati chiedono a Save di realizzare, come promesso più volte, una nuova mensa e nuovi spogliato per tutti i lavoratori dell’aeroporto, compresi quelli degli handler che oggi sono costretti a ricorrere ai pochi bagni disponibili e ai punti di ristoro dell’aerostazione pagando di tasca propria.

Sempre per venire incontro ai circa 500 dipendenti dei tre handler (Gh, Ata, Aviapartner) che operano a Tessera e a tutt’oggi non hanno avuto la fortuna di avere un “welfare aziendale”, i sindacati degli aeroportuali chiedono a Save di mettere a disposizione i suoi parcheggi senza chiedere, come fa ora, il pagamento del pedaggio per la sosta durante l’orario di lavoro. Infine, chiedono a Save di rivedere i recenti aumenti tariffari a carico degli handler che hanno già bilanci in rosso, a cominciare dagli affitti che pagano al gestore dell’aeroporto. L’apertura di Save al confronto a tre - il primo da quando, vent’anni fa, c’è stata la liberalizzazione degli aeroporti italiani - non significa però che l’accordo sia cosa fatta.

Su mensa e spogliatoi Save ha detto che è intenzionata a realizzarle nella vecchia aerostazione, ma senza precisare la data di inizio e termine dei lavori; mentre sul resto non si è sbilanciata ma ha accettato di riparlarne nel tavolo a tre che sarà presto convocato.

I sindacati di categoria hanno, per il momento, sospeso la mobilitazione, ma intendono arrivare ad un accordo accettabile su tutte le loro richieste entro il 29 marzo, giorno in cui scatta il nuovo orario stagionale dei voli. Oggi intanto i sindacati tornano a trattare con Ata, il più grande handler del Marco Polo che fa capo alla Società dell’Acqua Pia Antica Marcia del gruppo Caltagirone.

Gianni Favarato

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