La salsiccia sarda dop si produce in città

L’iniziativa dell’imprenditore e ristoratore Romolo Nadaiu con carni importate dall’isola

La crisi economica ha colpito tutti i settori, ma c’è in Italia una regione che non ha subito solo gli effetti della difficile situazione ma ha dovuto fare anche i conti con una malattia che ha decimato gli allevamenti che da secoli sono il sostentamento di questa terra: è la peste suina che da anni affligge la Sardegna.

È per questo motivo, anche per contrastare la crisi e rilanciare il mercato, che un imprenditore, nato in Sardegna ma ormai da 40 anni veneto d’adozione, si è fatto venire un’idea per salvare e salvaguardare la salsiccia sarda. Si tratta di Romolo Nadaiu (in foto), imprenditore del settore della ristorazione di Ca’ Noghera e titolare dell’omonimo ristorante che, davanti ai tanti, salumifici che non potendo commercializzare il prodotto fuori dall'isola sono ormai chiusi, (o quelli in produzione, in buona parte, adoperano carni estere) ha tirato fuori dal cassetto una vecchia ricetta tramandata da generazioni (addirittura dalla trisavola) e ha cercato in zona un salumificio che lo supportasse in questo progetto.

Nasce così la salsiccia sarda Dop, fatta con carni della Sardegna ma prodotta in Veneto nel salumificio Bonazza che ha accolto con entusiasmo l’idea visto anche la crisi dei consumi in qualsiasi attività produttiva. «Abbiamo fatto le prove per mesi», racconta Romolo, «e dopo vari tentativi siamo riusciti ad avere un prodotto eccellente e di grande qualità visto l'utilizzo di carni sarde e nazionali». Poi è bastato un piccolo esperimento con i clienti che ha avuto un riscontro positivo ed è nata l’idea di provare a commercializzare il prodotto anche all'estero dove sta già dando risultati eccellenti.

«Abbiamo avviato contatti con operatori specializzati nei vari paesi del nord Europa», continua Nadaiu, «e siamo in attesa di partire con una produzione importante; a seguire stiamo preparando altri tre prodotti (sempre da ricette sarde di prima scelta) da offrire sia in Italia che all’estero.

Gian Nicola Pittalis

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