La ruspa si rovescia, operaio muore schiacciato sull'A14

Mauro Marangon, 45 anni di Chioggia, stava lavorando su di una ruspa nel cantiere per la costruzione della terza corsia dell'autostrada a Pesaro. Il mezzo si è rovesciato schiacciandolo

PESARO. Schiacciato dalla ruspa. E' morto così ieri, verso mezzogiorno, Mauro Marangon, 45 anni, di Chioggia. Stava lavorando su di una ruspa nel cantiere per la costruzione della terza corsia dell'autostrada A14, a Pesaro. Più precisamente si tratta del cantiere allestito in via del Pignocco nei pressi di Strada Sotto le Selve. In corso le indagini per conoscere l'esatta dinamica del sinistro. Su di un tratto sterrato parallelo alle corsie autostradali, dove si sarebbe tracciata la corsia aggiuntiva dell'autostrada Adriatica che da Rimini scende verso le Marche, l'uomo ha probabilmente effettuato una manovra sbagliata con la ruspa finendo con le ruote sopra un tronco tagliato di recente che giaceva sul posto. Perdendo stabilità il mezzo si è rovesciato e la cabina ha schiacciato il 45enne, uccidendolo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, una volante della polizia stradale e l'ambulanza per portare via la salma dell'operaio dal momento che ogni intervento per rianimarlo era oramai inutile.

Subito bloccato il cantiere ad opera dell'ispettorato del lavoro che sta svolgendo le indagini del caso, per cercare di capire se siano state rispettare tutte le norme sulla sicurezza nel cantiere. Da una prima ricostruzione sembra che l'incidente sia avvenuto poco dopo mezzogiorno, orario in cui di solito i lavori sono sospesi per la pausa pranzo. Difficile dunque stabilire perché Marangon, che era socio lavoratore della cooperativa di costruzione Modena, si trovasse a guidare il suo mezzo proprio in quel lasso di tempo. Sul posto è intervenuto anche il magistrato di turno, cui spetta il compito di decidere se eseguire o meno l'autopsia sul corpo di Marangon. L'incidente mortale di ieri arriva a solo due giorni di distanza da quello che ha coinvolto, lunedì, un altro lavoratore del Veneziano, l'imprenditore Gianni Nardo, di Noale, che, sempre in provincia di Pesaro, in un campo di Villa Betti, è morto in modo molto simile. L'uomo stava trasportando con il trattore alcuni pali per l'installazione di pannelli fotovoltaici, quando il mezzo si è rovesciato, schiacciandolo.

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