La Regione non paga, la scuola chiude

Lezioni sospese all'istituto professionale di estetica ed acconciatura Ipea di Portogruaro e San Donà. A casa 700 studenti
La sede dell’istituto professionale chiuso per mancanza di fondi
La sede dell’istituto professionale chiuso per mancanza di fondi
PORTOGRUARO. «E' stata una decisione sofferta, ma necessaria. Non possiamo andare avanti senza soldi». Chiude da ieri le due sedi dell'Ipea, l'istituto professionale di estetica ed acconciatura, a Portogruaro e San Donà. La direzione ha convocato sabato scorso i genitori dei ragazzi comunicando loro la decisione di terminare a tempo indeterminato le lezioni perchè la Regione non paga. Motivazione: la Regione non elargisce i fondi da anni, la scuola ha dovuto contrarre debiti per l'acquisto dei materiali, ed i docenti aspettano lo stipendio da settembre. Il credito ammonta a circa un milione di euro.


«Così non si può andare avanti», spiega Rosario Florio, dirigente dell'Ipea, che conta 4 plessi (Portogruaro, San Donà, Bassano e in provincia di Verona), che raccolgono complessivamente 700 alunni, dei quali più della metà frequenta gli istituti del Veneto Orientale. A fronte della situazione economica, e delle mancate risposte della Regione, la direzione scolastica ha deciso di protestare con la misura più drastica: chiudendo le scuole e lasciando i ragazzi a casa. «Cos'altro potevamo fare? Dalla Regione avanziamo crediti dal 2008 - continua Florio - Noi non chiediamo come gli altri istituti la tassa d'ingresso, e forniamo con risorse nostre il materiale ai ragazzi. Vorremmo continuare a non far pagare i genitori. La Regione non ci ha dato neanche un acconto, e continua ad operare tagli. Nonostante le nostre sollecitazioni non abbiamo avuto risposta. Allora sabato scorso abbiamo convocato i genitori dei ragazzi di Portogruaro e San Donà, comunicando che non c'erano le condizioni per proseguire con le lezioni. La Regione si deve prendere le sue responsabilità, visto che data l'età degli alunni la frequentazione scolastica è obbligatoria. Ma non si possono obbligare i professori a venire a lavorare gratis. Come istituto abbiamo dovuto anticipare i fondi per i materiali scolastici. Se mi danno i soldi io riapro anche domani».


Da ieri a Portogruaro e San Donà centinaia di ragazzi e decine di docenti e collaboratori dell'istituto sono a casa in attesa di conoscere il loro futuro. Le famiglie degli alunni si stanno organizzando per far sentire la loro voce in Regione, cercando di interessare della vicenda lo stesso Governatore Luca Zaia. «Intanto siamo costretti a rimanere chiusi - fanno sapere dalla scuola - restiamo in attesa di sviluppi, speriamo positivi».

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