La poesia di Brugnaro: "I miei compagni sulle torri"

Ha fatto parte per molti anni del Comitato di fabbrica della Montefibre-Montedison di Marghera ed è stato uno dei protagonisti delle lotte del movimento operaio. Ma è anche un poeta, tradotto e letto anche all'estero. Ecco le parole di Ferruccio Brugnaro per gli operai sulla torre
Ferruccio Brugnaro
Ferruccio Brugnaro
I miei compagni sulle torri


Troppo a lungo è durata questa storia

di insulti, di aggressioni

di morte.

La luna in queste notti

di dicembre

mostra alla terra

gli ossari bianchi

dei nostri corpi

martoriati.

Troppo a lungo abbiamo gridato

abbiamo sperato secoli

ci siamo opposti con dolorose

laceranti lotte

dentro uno sfruttamento bestiale insaziabile

ai piedi di montagne

di profitti banche cattedrali

che stanno seppellendo

ogni sguardo, ogni sorriso.

Troppo a lungo è durata questa storia

abbiamo sbattuto ogni segreta gioia

ogni nostro sogno

più grande

contro muri alti

di sanguinarie

vuote coscienze.

Non può reggere, non può reggere.

Troppo a lungo abbiamo combattuto

troppo a lungo abbiamo amato

oltre ogni confine

ogni misura

schiacciati da disumane attese

infiniti disprezzi

umiliazioni

disperazioni.


Ferruccio Brugnaro

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia