La Nuova Tubital verso il concordato

MARGHERA. Un’altra storica e importante azienda di Marghera, la “Nuova Tubital s.c.p.a.”, con fatturati da 13milioni di euro, leader nella progettazione e costruzione degli apparecchi a pressione nel mercato “oil and gas”, è entrata in profonda crisi e nei prossimi gironi chiederà il concordato preventivo ai giudici. L'azienda di via delle Querce è specializzata nella progettazione e produzione di apparecchi pesanti per le raffinerie e gli impianti petrolchimici e chimici (reattori, recipienti a pressione, colonne a gas, scambiatori di calore, recuperatori di gas, skid per rimozioni di CO2, serbatoi di stoccaggio). Per la produzione si avvale di personale altamente specializzato ed utilizza le più recenti tecnologie informatiche ed attrezzature meccaniche speciali per lavorazioni di precisione.
Per evitare il rischio del fallimento e quindi la chiusura dell’azienda con la perdita di una quarantina di posti di lavoro, peraltro con inevitabili ripercussioni anche per una decina di aziende artigiane che operano direttamente nel territorio, alcuni professionisti, esperti nell’ambito della crisi d’impresa, il ragioniere mestrinop Enrico De Sordi e l’avvocato Gavino Spiga, hanno avviato da diversi mesi varie trattative con imprenditori del Veneto per pervenire al salvataggio dell’impresa.
La determinazione, la disponibilità, il sacrificio di tutti gli attori (dipendenti, imprenditori, professionisti e sindacati) hanno consentito, per il momento, di salvaguardare il valore dell'azienda, basato in particolare su un rilevante e storico bagaglio tecnico, e nel contempo di garantire l'occupazione del personale dipendente, dando continuità produttiva all’azienda mediante il raggiungimento di un accordo (affitto d’azienda con opzione d’acquisto) con un soggetto operante nell’ambito dello stesso settore.
L’operazione di salvataggio, così come concepita, è finalizzata anche alla migliore realizzazione del patrimonio aziendale nel precipuo interesse della massa dei creditori. Fra qualche giorno, “Nuova Tubital s.c.p.a.” presenterà alla Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Venezia, domanda di concordato preventivo. Con l’ammissione al concordato, i due professionisti stimano di poter soddisfare integralmente tutti i creditori privilegiati ed i chirografari nella misura non inferiore al 20%. La speranza è quella di riuscire a mantenere in vita e dare nuovo impulso produttivo ad una importante realtà produttiva nazionale ed internazionale del territorio veneziano. Ora, la “Nuova Tubital” ha circa 45 dipendenti e se il progetto va in porto nessuno perderà il posto di lavoro.(g.c.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia