«La Nuova» su iPad basta un clic e si sfoglia tutto il giornale

VENEZIA.
Basta un clic per sfogliare, leggere e conservare con un solo dito l'intero giornale. Anche La Nuova di Venezia e Mestre sbarca sull'iPad, il tablet di Apple. E' una svolta importante per il mondo dell'informazione, sempre più multimediale anche a livello locale. Dopo Repubblica che a maggio è stato il primo quotidiano nazionale ad arrivare su iPad, il gruppo Editoriale L'Espresso ora porta per prima la multimedialità nei suoi giornali locali. Da alcuni giorni è possibile scaricare l'apposita applicazione dal App Store (il download è e rimarrà gratuito) e leggere La Nuova Venezia direttamente dallo schermo, sfogliando le pagine con un dito. Nella fase di lancio il giornale è consultabile gratis, nel giro di qualche settimana diventerà a pagamento (una copia singola al costo di 79 centesimi contro l'euro della copia cartacea in edicola) e si potrà utilizzare sia per una lettura singola, che con abbonamento mensile e annuale. Una grande novità, dopo il completo rinnovamento del sito internet del nostro quotidiano, consultabile all'indirizzo
ww.nuovavenezia.it
. «L'utilizzo dei tablet, categoria di prodotti a cui appartiene iPad, è destinato a svilupparsi anche in Italia e una ricerca, che verrà presentata a giorni, dimostra che l'utilizzo più interessante è quello legato alla lettura dei giornali. Dagli attuali 150-180 mila oggetti venduti in Italia tra due anni si passerà, dicono le stime, a 2-3 milioni di oggetti venduti», spiega Massimo Russo, direttore di Kataweb e responsabile della informazione della divisione digitale del gruppo Editoriale L'Espresso. «Se tra il 2000 e il 2010 sono stati venduti nel mondo 1 miliardo di computer da tavolo, tra il 2015 e il 2020 saranno 10 miliardi i dispositivi portatili in circolazione. Una rivoluzione con Magnitudo dieci. Nel caso dei nostri quotidiani locali, significa consentire al lettore di essere in contatto con i fatti della propria città a 10 o 10 mila chilometri di distanza. Faccio un esempio: Io oggi (ieri, ndr) alle 7.30 sono uscito da casa e su una panchina di Roma ho letto l'articolo sulla Reyer. Sono costantemente informato su Mestre, la mia città, anche se da 15 anni vivo lontano». La multimedialità insomma entra anche nei giornali quotidiani con oggetti, che come spiega Russo, non sono strettamente più legati solo all'attività lavorativa, come il computer, ma al «consumo di media» come è appunto l'iPad. «Su uno strumento come Ipad non solo hai il web e la velocità di relazione che consente al lettore di commentare in diretta una notizia, vedi l'alluvione in Veneto, attraverso il web - continua a spiegare Russo - ma anche un altro tipo di esperienza: le applicazioni, per le quali il pubblico ha propensione a pagare». Il futuro? «Ci consentirà di sfruttare i vantaggi di connessione alla rete e l'interattività di questi sistemi per portare moltissimi altri servizi. Un esempio su tutti, i video». (m.ch.)
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