La nuova moda: in spiaggia con il drone. «Attenti ai divieti, rischiate il sequestro»

Domenica con temperatura estiva: prese d’assalto le spiagge di Jesolo e Caorle. Lunghe code anche per Sottomarina 
SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - JESOLO - TURISTA CON DRONE
SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - JESOLO - TURISTA CON DRONE

JESOLO. Primo assalto alle spiagge della costa veneziana, Jesolo fa già il pieno con migliaia di persone in spiaggia a prendere il sole. E fa discutere la nuova tendenza dei droni in spiaggia, con una vera invasione non senza qualche disguido e situazione di pericolo. Tutti già in costume, addirittura a Jesolo qualcuno ha azzardato il primo bagno con la temperatura oltre i 20 gradi. Code di auto in ingresso anche nelle località di Bibione, poi Caorle, Cavallino Treporti, Eraclea, fino a Sottomarina.

Una domenica baciata dal sole caldo e la conseguente voglia di mare e relax. Il traffico è stato intenso verso tutte le località turistiche. A Jesolo sulla via Adriatico era già fermo ieri mattina dalle 10 in corrispondenza della rotatoria sempre intasata di Santa Maria. Un nodo da sciogliere nel traffico del fine settimana verso le spiagge di Jesolo e anche di Cavallino Treporti. Un lungo serpeentone di auto anche sulla Romea: anche la spiaggia di Sottomarina è stata presa d’assalto dagli amanti della prima tintarella.

DRONI

Non solo dei giocattoli. Ieri a Jesolo un noto artista della città si è visto un drone pilotato da un bambino che gli ha “fatto il pelo alla barba”. Qualche centimetro e lo avrebbe colpito nell’occhio. Attualmente non ci sono divieti fino al primo di giugno, e fino al 30 settembre, secondo il regolamento nazionale Enac. Tra queste due date il divieto sarà assoluto in spiaggia. Concesso solo oltre i 100 metri dalla battigia verso il mare. Ma in spiaggia sarebbe vietato anche attualmente farli volare dove ci sono molte persone concentrate assieme. Si potrebbe solo dove non ci sono persone. Parola di Claudio Vianello, appassionato blogger jesolano che ha appena conseguito l’attestato VL, costo 2 mila euro, per droni fino a 4 kg. «Siamo in una giungla» spiega Vianello «cerchiamo di chiarire che non c’è un divieto specifico, almeno fino al primo giugno e dopo il 30 settembre, per chi non ha l’attestato però devono restare al di sotto dei 70 metri di altezza e a massimo 150 metri di distanza dal punto di comando, quindi a vista, facendo attenzione che non vi siano persone sotto. Di notte, inoltre, senza attestato non si può utilizzare il drone. Gli unici che possono volare sopra le persone sono i mezzi militari. Le sanzioni sono salatissime, oltre mille euro con sequestro del drone. Inoltre il drone deve essere assicurato senza eccezioni». Presto sarà dunque necessario un giro di vite e nuovi controlli contro i trasgressori perché l’utilizzo dei droni è una cosa molto seria e non certo un gioco.

Verso Pasqua 

I primi dati sul prossimo ponte di Pasqua sono interessanti e soprattutto in crescita. Non solo a Jesolo, dove l’indice benchmark delle presenze in tempo reale parla di occupazione già al 30 per cento, destinata a passare velocemente all’80 per cento nei giorni prima del ponte tra il 21 e 25 aprile. Tra Pasqua, pasquetta e 25 aprile si annunciano prenotazioni in crescita un po’ in tutte le località fino al tutto esaurito per la Pentecoste. Jesolo potrà contare su oltre la metà di alberghi già aperti, 182 come ha anticipato il presidente dell’Aja, associazione jesolana albergatori, Alberto Maschio. —

Giovanni Cagnassi

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia