La minoranza boccia il piano di recupero della ex Perfosfati

PORTOGRUARO. Il Gruppo Misto e il Pd hanno espresso disappunto per le scelte dell’amministrazione riguardo il recupero dell’ex Perfosfati (in foto), soprattutto perché non è stata condotta alcuna indagine sull’inquinamento dovuto alle ceneri di pirite, e che il progetto presentato in Commissione non prevede alcuna bonifica dei terreni, a fronte di un finanziamento di 4 milioni e 890 mila euro proveniente dal Bando Periferie
«Con questi dubbi non c’è la volontà di bloccare il processo di recupero», ha detto per il Gruppo Misto l’ex senatore Paolo Scarpa, «ma è doveroso sapere dall’amministrazione, a scanso di omissione, qual è la situazione ambientale attuale del sito anche in relazione agli investimenti prodotti finora, soprattutto per tutelare la sicurezza dei cittadini e di chi ci lavorerà, e cosa essa voglia fare del complesso al termine dei lavori» Ai dubbi del Gruppo Misto si aggiungono le perplessità del Partito Democratico, il quale lamenta la sostanziale mancanza da parte dell’amministrazione Senatore di una visione d’insieme capace di guardare al futuro dell’area e al suo utilizzo. A partire dalla scelta di non ultimare la bonifica rimanente, il PD di Portogruaro, pur condividendo la volontà di stabilizzare l’edificio di archeologia industriale e partecipando all’entusiasmo per i fondi del Bando Periferie, critica in maniera decisa il progetto definendolo “senza gambe” ; senza la risoluzione del problema ambientale legato alle ceneri di pirite, infatti, il capannone, una volta restaurato, non potrà essere utilizzato. Il Centrosinistra prende le distanze dal progetto definitivo illustrato dall’ingegnere Bordugo, evidenziandone carenze importanti che rischiano di sprecare, cospicue risorse pubbliche.
Mattia Nicolò Scavo
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