La Madonna in cielo divide Jesolo

di Giovanni Cagnassi
JESOLO
Tanti scettici, ma i fedeli che domenica hanno partecipato all’incontro di preghiera su Medjugorje al pala turismo di piazza Brescia non hanno dubbi: «Era la Madonna quella che abbiamo fotografato in cielo».
La foto scattata da alcuni dei partecipanti è molto nitida e raffigura una sagoma simile ad una donna con il velo, leggermente curva e in preghiera. Certo, immaginazione e suggestione possono aiutare a vedere quella figura commovente tra le nubi e infatti anche il mondo ecclesiastico a livello locale ha preso le distanze con decisione. Sono i fedeli della Madonna di Medjugorje, un nutrito gruppo di cittadini jesolani che ormai ammontano a diverse centinaia, ad essere certi dell’apparizione che per Jesolo, città non certo nota per le esperienze religiose o mistiche, potrebbe significare molto.
«Questo è un segno-dice lo jesolano Gianluca Franzo, uno degli organizzatori- ho visto la foto, non ero all’esterno quando è apparsa, ma credo che la Madonna di Medjugorje voglia essere riconosciuta, anche dalla Chiesa e per questa sia arrivata quella visione. Non solo, questo è un segno che sul litorale c’è bisogno di fede, e che tutti dobbiamo ridimensionarci e capire».
La passione per Medjugorje e i pellegrinaggi nella Bosnia Erzegovina è iniziata diversi anni fa e ormai quasi ogni mese partono gli autobus per la visita al santuario dove si riuniscono i veggenti. Vi salgono tanti imprenditori, commercianti, albergatori. La borghesia jesolana che siede sugli autobus vicino agli operari e agli stagionali, uniti dalla fede e dal bisogno di vivere questa forte esperienza religiosa dopo le fatiche estive. E tanti si uniscono anche dalla vicina San Donà. Alcuni giovani hanno voluto ripetere l’esperienza al pala turismo domenica scorsa, con 5 mila persone che sono arrivate nell’arco della giornata. C’era anche padre Rastrelli, gesuita che è stato ormai 82 volte al santuario, e altri prelati che hanno portato le loro testimonianze, mentre ci sono stati incontri, preghiere di guarigione, racconti appassionati.
Il ritmo è andato in crescendo, fino a quella visione che qualcuno ha scattato immediatamente e che ora sta facendo discutere in tutta Italia. I primi scettici sono nella vicina Cavallino, e sono gli esponenti di Verdelitorale, con Gianluigi Bergamo.
«Quella poteva essere al massimo una cometa-dice-la cometa Eelenin è passata vicino alla terra in quei giorni ed era prevista anche una pioggia di meteoriti che magari in un gioco di luci e prospettive hanno ingannato i fotografi».
Gianfranco Marcon, noto costruttore di lenti per telescopi a San Donà, che ha lavorato con la Nasa, ha dei dubbi su tutte le versioni oltre che visioni: «Non si vedevano comete o meteoriti in quei giorni, ma non credo neppure che potesse essere la Madonna quella che è stata fotografata. Pensiamo a cosa si può vedere, spesso frutto della suggestione e dell’eccessiva emozione, perché le foto possono davvero ritrarre un po’ di tutto».
L’entusiasmo degli organizzatori potrebbe aver superato un po’ il limite, ma loro non hanno perplessità su quello che può dare la fede a un cristiano e in quella apparizione vedono un punto di inizio per la città balneare che deve cambiare identità e iniziare a riflettere.
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