La Madonna di artisti e campioni del remo

«In sessant’anni abbiamo dato da mangiare a quasi sette milioni di persone. Quasi l’intera popolazione austriaca». Ci scherza sopra Lucio Rado, titolare dell’antica trattoria Alla Madonna, locale veneziano, tra i pochi rimasti in mano alla stessa famiglia da oltre mezzo secolo. Che ha festeggiato adesso il 60esimo della sua fondazione. Non solo un ristorante, perché alla Madonna si ritrovano da sessant’anni, il giorno dopo la Regata storica, i campioni dei gondolini.
Aperta nel Dopoguerra quando Fulvio Rado, giovane imprenditore veneziano, apre quella trattoria in calle della Madonna, a Rialto, insieme a Nino Nardin, figlio del mitico regatante «Lupo». Una passione, quella per la voga, che convince i due soci a fondare il «pranzo dei bandierati», il lunedì di settembre successivo alla grande sfida remiera. Tradizione che resiste ancora oggi.
La Madonna nasce come piccolo ristorante di pollo alla brace. Oggi è un’industria del mangiar bene frequentata da veneziani e turisti, con 7 cuochi e 40 dipendenti. Le sale sono tappezzate da quadri d’autore, di artisti veneziani famosi. Guidi, Novati, Vittorio Basaglia, De Luigi, Seibezzi. «Negli anni della crisi gli artisti venivano a pranzo e alla fine pagavano con i disegni», ricorda Lucio. La famiglia Rado ha scelto di non avvalersi mai delle pubblicità.
«Mio padre diceva che un cliente non è mai di passaggio e va trattato con rispetto. La miglior forma di pubblicità sono loro. E abbiamo qui famiglie di veneziani che sono nostri clienti da tre generazioni». Lucio, il titolare, è in negozio di buon mattino a preparare gli antipasti insieme ai suoi camerieri, ai cuochi Enrico Liberalesso e Alvise Goattin. E al decano Pilade Sfriso detto «Licio». «Arrivato da noi a 13 anni, lavora ancora qui e ne ha quasi 70», lo ricorda Lucio, «il primo ad aprire e l’ultimo ad andarsene: un esempio per tutti». Anche qui una tradizione che resiste.(a.v.)
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