La Locanda di Giai chiude Geromin: «Tasse troppo alte»

GRUARO. La crisi fa un’altra vittima illustre nel panorama sempre più desolante delle attività commerciali del mandamento portogruarese. È un pezzo di storia che se ne va, la frazione di Giai adesso...

GRUARO. La crisi fa un’altra vittima illustre nel panorama sempre più desolante delle attività commerciali del mandamento portogruarese. È un pezzo di storia che se ne va, la frazione di Giai adesso non ha più quel bellissimo punto di riferimento dove si fermavano poeti e avventurieri, giovani del posto e forestieri, belle donne e soldati.

Tra una pinta di birra e un calice di vino si discuteva di tutti gli argomenti possibili. E si tirava tardi, fino alle due, tra il disappunto magari, ma anche i sorrisi guasconi, dei proprietari. Già, perché il ristorante – birreria La Locanda era anche questo. Dopo 22 anni di gestione Daniele Geromin si è arreso. Ha alzato bandiera bianca. Troppo alti i costi di gestione, troppo forte si è dimostrata questa crisi senza fine che uno dopo l’altro, uno appresso all’altro sta mettendo in ginocchio le attività culinarie portogruaresi. Colpa sì della grande distribuzione, dei catering e anche delle proposte commerciali liberalizzate che hanno cannibalizzato il mercato, ma anche di una tassazione ai limiti della follia.

«Basta, ho chiuso, con l’anno nuovo non ho riaperto, e non perché devo andare in pensione. Proprio non ce la faccio più», ha ammesso molto dispiaciuto e con la voce emozionata Daniele Geromin, «non è facile in questo periodo andare avanti. Io mi sono arreso». Duri contraccolpi si sono avuti, di recente, anche con la scomparsa di un fratello e della mamma, apprezzata cuoca all’interno del locale. La Locanda si trova in piazza Giuseppe Verdi, sulla strada che collega la frazione di La Sega al centro di Gruaro, a pochi passi dalla chiesa di Giai. La cucina dei Geromin era apprezzata da tutti. Restano solo i ricordi, dunque, di piatti tipici come il petto di pollo arrosto oppure le orecchiette ai carciofi.

«Spero di riaprire presto in un altro posto, ma mi sposterò nella zona di San Vito al Tagliamento. Qui nel portogruarese», conclude così il suo amaro sfogo Daniele Geromin, non voglio più esercitare». (r.p.)

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