La Lega candida sindaco Bellati, economista gradito ai separatisti

La comunicazione nella sede del partito da parte del segretario Tosi. Un nome che potrebbe ricompattare buona parte del centrodestra
Gian Angelo Bellati: ha 53 anni, è segretario di Unioncamere veneto e funzionario Ue
Gian Angelo Bellati: ha 53 anni, è segretario di Unioncamere veneto e funzionario Ue

VENEZIA. La Lega spiazza tutti e lancia nell’arena il suo candidato sindaco. Un economista, esterno al partito e gradito agli autonomisti e forse a buona parte degli alleati. È Gian Angelo Bellati, 53 anni, segretario di Unioncamere veneto e funzionario al Parlamento Europeo di Bruxelles. A proporlo è sbarcato ieri sera a Mestre il segretario nazionale del Carroccio, il sindaco di Verona Flavio Tosi.


Bellati a questo punto è in pole position, asso nella manica che potrebbe ricompattare buona parte del centrodestra e lottare ad armi pari con i candidati del centrosinistra.

Bellati sembra averla spuntata al fotofinish su una rosa di altri possibili. A cominciare da Mattia Malgara, imprenditore trevigiano che già si è lanciato nella mischia con una lista civica dopo aver riscontrato qualche diffidenza in Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Malgara è gradito a una parte della Lega mestrina, molto meno alla parte insulare del partito. Che premeva invece per candidare Giovanni Giusto, battagliero presidente delle remiere cittadine e capogruppo consiliare uscente.

Ultima ipotesi quella di Francesca Zaccariotto. Anche lei sostenuta da una parte di centrodestra e da alcuni movimenti civici, disponibile a scendere in campo. «Non è la nostra candidata», aveva tagliato corto qualche giorno fa il segretario provinciale della Lega, Alberto Semenzato. Dunque alla fine l’ha spuntata Bellati.

Operazione ispirata da Tosi anche per raccogliere simpatie nel mondo degli autonomisti. «È una persona di livello, sostiene da tempo Venezia a Statuto speciale e l’ autonomia amministrativa delle nostre città d’acqua e di terraferma. Se la Lega lo candida merita una riflessione», dice l’avvocato Marco Sitran, presidente del comitato Due Grandi città.

Proprio qualche mese fa all’hotel Sagredo, Bellati aveva fatto la sua comparsa in pubblico a fianco degli autonomisti, illustrando una ricerca sui vantaggi della separazione. Adesso viene lanciato dalla Lega. Che dai separatisti deve farsi un po’ perdonare, come altre forze politiche, la “freddezza” nel mandare avanti il referendum. «Il presidente del Consiglio regionale ci ha promesso che in febbraio, ultima seduta utile, sarà il primo punto all’ordine del giorno prima del bilancio», dice Sitran, «li aspettiamo alla prova».


Bellati adesso potrebbe in qualche modo riunire molte anime del centrodestra. Anche se forte è la tendenza - trasversale anch’essa - ad aderire all’unione e alla Città metropolitana da parte di alcuni settori del centrodestra. Trattative appena all’inizio. Ma il nome di Bellati - che ancora non ha sciolto le ultime riserve - sembra ormai il più accreditato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:legacandidati

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia