La giungla del mercato delle guide turistiche tra regolari e abusivi

LA DENUNCIA
Guide turistiche, Venezia è ormai una giungla. Tra «regolari», trapiantati da altre regioni che vengono però a lavorare a Venezia e abusivi veri e propri, che con il meccanismo dei «free tour» prenotati su internet e teoricamente gratuiti, hanno in realtà aperto un nuovo lucroso business legato in particolare al flusso dei turisti giornalieri.
A lanciare il grido d’allarme è Stefano Croce, presidente dell’Associazione Guide turistiche di Venezia, una delle due associazioni riconosciute da Regione e Città Metropolitana. L’altra è il Coordinamento Guide turistiche di Venezia. In tutto assommano circa duecento guide turistiche che sono di fatto, “a numero chiuso”, perché da quando la normativa nazionale del settore è cambiata, Regione e Città Metropolitana non organizzano più corsi ed esami per l’abilitazione alla professione. «La normativa nazionale, rimasta però incompleta - spiega Croce - ha di fatto liberalizzato la professione di guida turistica, senza stabilire però un percorso di formazione e abilitazione. Alcune regioni però, come ad esempio la Toscana e la Puglia continuano a “sfornare” guida turistiche. Il risultato è che migliaia di aspiranti guide turistiche si spostano da tutta Italia in queste regioni per ottenere l’abilitazione, per poi sparpagliarsi in tutta Italia. Molte arrivano naturalmente anche a Venezia, dove il mercato turistico è in piena crescita e saranno almeno un centinaio. Formalmente la loro presenza è ineccepibile, ma molti di loro non conoscono la città e nemmeno le calli e si vede dai periodici assembramenti». Ma il fenomeno più preoccupante è quello dei «free tour» prenotati su Internet, che si rivelano in realtà a pagamento grazie al meccanismo delle mance. «Questi siti sfruttano le possibilità offerte alle associazioni culturali senza fini di lucro - spiega ancora Croce - di compiere visite guidate occasionali per i loro iscritti, in modo gratuito. In realtà già nei siti è indicato che alle guide che chi si scrive on line per la visita di Venezia, troverà sul posto., è consigliato lasciare una mancia. E basta dare un’occhiata ai siti per constatare che le visite non sono occasionali, ma programmate anche più volte al giorno». Anche una forma di concorrenza sleale, come ricorda anche il presidente dell’Associazione guide turistiche. «Una guida turistica regolare - spiega Croce - prende tra i 60 e i 70 euro lordi all’ora. Gli abusivi prendono dai 10 ai 15 a euro a persona per gruppi di trenta persone e una durata di due ore. Vuol dire circa 400 euro, 200 euro all’ora, in nero ed esentasse. E nessuno controlla» —
E.T.
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