La foce dell’Adige resta in secca

CHIOGGIA. Ogni anno la stessa storia: la sabbia si accumula alla foce dell’Adige e forma una secca che impedisce alle imbarcazioni di prendere il largo, fino a quando il fondo del fiume non viene dragato.
Quest’anno, però, è peggio: la sabbia ha formato una vera e propria duna, quasi una nuova spiaggia che, ironia della sorte, potrebbe essere attrezzata con sdraio e ombrelloni, almeno da ricavarci qualche soldo, visto che il diporto è, forzatamente, vietato. Su questa stretta striscia di terra, all’estremità sud di Isola Verde, infatti, vivono e lavorano da decenni sei famiglie, imparentate tra loro, che offrono servizi turistici a tutto campo: dal rimessagio, alaggio e officina per la barche, al ristorante, al camping, alla spiaggia attrezzata per diportisti e turisti. Tutto andrebbe bene se non fosse per quella maledetta sabbia che, una o due volte all’anno, bisogna sgombrare via. A favorirne l’accumulo, dicono i titolari della darsena, sarebbe la nuova diga, realizzata una trentina di anni fa, che ha allargato la foce del fiume e diminuito, di conseguenza, la spinta della corrente che, prima, allontanava la sabbia e ora non ci riesce più. E il dragaggio è sempre un’odissea, dal punto di vista burocratico. Quell’area, infatti, è passata di competenza più volte: dal Genio civile di Venezia a quello di Padova, alla Capitaneria, al Magistrato alle acque, ora soppresso e sostituito dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, ente con il quale anche il Comune ha difficoltà a rapportarsi. E se, prima, ai titolari della darsena, occorrevano mesi per ottenere l’autorizzazione al dragaggio, adesso, l’impresa sembra quasi impossibile. Vero che è inverno, ma chi esce in barca c’è lo stesso e la darsena sta perdendo clienti, anche perché il problema dura da anni. Probabilmente perché, oltre all’intervento di scavo, anche lo smaltimento della sabbia, dragata dal fondo del fiume, costa. Poco più in là, in provincia di Rovigo, il problema l’hanno risolto egregiamente: la sabbia viene utilizzata per il ripascimento delle spiagge di Rosolina e, da questa parte dell’Adige, gli operatori di Isola Verde non chiederebbero altro. Ma in provincia di Venezia non si può.
Diego Degan
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