La Finanza lo sospende ma lui vuole lo stipendio

Nell’ordinanza di arresto per corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Fisco e Tangenti” a carico del tenente colonnello della Finanza Vincenzo Corrado, residente a Treviso, era stato disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di 70mila euro. Da allora erano scattati i sigilli sul conto corrente del militare sul quale viene accreditato lo stipendio. Che quindi finisce automaticamente “congelato”. Da quando il tenente colonnello Corrado è finito nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Stefano Ancilotto, la Guardia di Finanza lo ha sospeso dal servizio. Una condizione, questa, che implica l’erogazione di metà dello stipendio.
Ieri, davanti alla gip Roberta Marchiori, Vincenzo Corrado (ora ai domiciliari) e il suo difensore, l’avvocato Fabio Crea, hanno presentato richiesta di restituzione dei quattro quinti degli stipendi sequestrati nel corso dei mesi scorsi, per un totale di circa 17mila euro. La tesi sostenuta dalla difesa è che per i dipendenti, come previsto dalla legge, possa essere pignorato solamente un quinto dello stipendio. E che quindi le trattenute per intero siano state indebite. La giudice Marchiori si è riservata la decisione che comunicherà nelle prossime ore. Il pubblico ministero Stefano Buccini, che ha affiancato il collega Stefano Ancilotto nell’indagine, ha dato il consenso alla restituzione del denaro.
Il sequestro a carico di Corrado è finora per un importo di circa 30mila euro. Oltre agli stipendi, infatti, erano scattati i sigilli anche su alcuni titoli in possesso del tenente colonnello. La difesa di Corrado aveva presentato l’istanza un paio di mesi dopo l’arresto. Nel frattempo le indagini sono proseguite e il fascicolo è ora in mano alla gip Marchiori, la stessa che ha fissato per il 12 giugno la prima udienza preliminare a carico degli indagati per “Fisco e Tangenti”. In quell’occasione dovrà esprimersi sulle richieste di abbreviato condizionato per Corrado e per l’ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate Christian David, oltre che sull’abbreviato semplice per l’ex dirigente di Cattolica Assicurazioni, Albino Zatachetto, in merito agli episodi di corruzione più gravi per i quali è ancora vigente la misura cautelare degli arresti domiciliari. Si discuterà poi l’udienza preliminare per gli altri reati contestati anche agli altri imputati. La gup dovrà esprimersi anche sulle richieste di patteggiamento per chi ha scelto questa strada.
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