«La diga soffolta non va servono correttivi»
SOTTOMARINA
La diga soffolta di Sottomarina non funziona. Lo dicono con rammarico gli operatori della spiaggia che reclamano l’intervento di chi di dovere per correggere il mal funzionamento. Lo dicono in realtà già da un paio di anni e ne hanno avuto prova nuovamente con le mareggiate dei giorni scorsi che hanno martoriato il litorale di Sottomarina e Isola Verde. A aver la peggio il tratto a sud di Sottomarina dove la forza del mare dovrebbe essere contrastata appunto dalla diga sommersa, realizzata qualche anno fa ma mai collaudata.
«Purtroppo assistiamo a uno scenario che si è ripetuto più volte», spiega Luciano Serafini, presidente di Cisa camping, «Qualcosa nel funzionamento della soffolta non torna. Per realizzarla è stato speso parecchio, ma chiusi i lavori è stata abbandonata. Non c’è stato il collaudo e non ci sono state più manutenzioni o correzioni che ne garantiscano la piena funzionalità. Così si rischia che si arrivi alla stagione 2022 senza spiaggia. Qualcuno deve prendere in mano la situazione. Non è la prima volta che segnaliamo il mal funzionamento, ma senza riscontri». Qualche considerazione anche sulla situazione di Isola Verde dove sono in corso i lavori per l’adeguamento dei pennelli anti erosione alla foce.
«Anche qui la mareggiata ha creato grossi problemi», spiega Serafini, «la speranza però, in questo caso, è che ci sia un’inversione di tendenza per il futuro dato che è in corso l’intervento progettato per fermare la risalita del mare. Quello che ci preme è che al termine dei lavori sia prevista una corposa operazione di ripascimento per ripristinare la fisionomia iniziale della costa. Se così non fosse l’intervento di riduzione delle aperture tra un pennello e l’altro servirebbe a gran poco». —
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