La crisi dell’Ecodreaming scatta la cassa integrazione
Fossò. Partirà da lunedì, siglato ieri in Regione l’accordo tra le parti sociali 24 dei 28 dipendenti dell’azienda percepiranno gli ammortizzatori per 12 mesi

FOSSÒ. Tutti in cassa integrazione straordinaria per crisi a partire da lunedì 9 ottobre per 12 mesi di fila. Questo l’accordo trovato ieri in Regione per la Ecodreaming Srl di Fossò, con le parti sociali: Rsu, Fiom Cgil e l’amministratore unico l’avvocato Luciano Patruno. L’accordo ha fatto ottenere gli ammortizzatori sociali a 24 dei 28 dipendenti. Di questi, infatti, 4 erano a tempo determinato e a loro a settembre il contratto non è stato rinnovato e quindi non hanno diritto ad alcun ammortizzatore sociale.
I lavoratori, ricordiamo, non percepiscono lo stipendio da luglio scorso, e a loro manca anche parte della tredicesima dell’anno passato. L’azienda che si trova nella zona industriale del centro rivierasco ed è specializzata nella raccolta e trattamento dei Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) versa in gravissime difficoltà di liquidità. I lavoratori a carico all’azienda sono 25 operai e 3 impiegate. L’azienda ha cambiato nome e proprietari almeno tre volte nell’ultimo decennio, prima si chiamava Sira, poi era uno dei quattro stabilimenti di Stena Technoworld multinazionale svedese del settore, quindi dal 2013 Ecodreaming. «Siamo riusciti», spiega Giuseppe Minto della segreteria Fiom Cgil di Venezia, «ad ottenere un accordo con il quale vogliamo che l’azienda possa nel frattempo essere rilevata da un altro imprenditore visto che l’attuale, Fabio Cavinato, che detiene l’85 % delle quote di partecipazione, non ha alcuna intenzione di continuare l’attività. L’accordo raggiunto in Regione prevede che i lavoratori vengano impiegati per il 20% dell’orario per il quale vengono impiegati normalmente. Di fatto, lavoreranno un giorno alla settimana a turno per poter fare manutenzione a impianti che potrebbero ripartire a pieno ritmo, nel momento in cui si profilasse una nuova proprietà».
L’accordo stipulato per la concessione della cassa integrazione straordinaria per crisi, è stato sottoposto ieri sera all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori che lo ha avallato e nella quale erano presenti anche aderenti a Slai Cobas e Adl Cobas. «Lo sciopero ad oltranza che era stato indetto nei giorni scorsi» spiega Giuseppe Minto, «è stato sospeso. Ora vogliamo che i mesi non pagati ai dipendenti vengano saldati dalla proprietà». I sindacati e i lavoratori esprimono grande amarezza. «Abbiamo trovato nell’amministratore unico», spiegano le Rsu, «una persona dialogante che ha portato ad una soluzione attesa di tutela reddituale i lavoratori. Di proprietari come Fabio Cavinato che non pagano gli operai e da mesi non mette piedi in fabbrica, di questi tempi non ce n’è bisogno».
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