La consorte: «Rivoglio subito mio marito»

PORTOGRUARO. «Io non voglio sapere come è morto mio marito. Io voglio, anzi rivoglio mio marito». È sorprendente la lucidità della professoressa Alfreda Lanzarini. La donna, infatti parla, viene consolata dai suoi colleghi, e comunque non dà mai l'impressione di perdere la testa.
«Avremmo potuto uscire in bicicletta assieme. Poi ha deciso di uscire per conto suo. Ha fatto di testa sua anche questa volta», ha sussurrato abbracciata a un suo collega che cercava di farle forza. La moglie di Giuseppe Barbato, ieri mattina, si era presentata regolarmente a scuola, poi, però la preside, la professoressa Michela Borin, l’aveva mandata a casa per lo sciopero. Quindi, è andata a fare la spesa al supermercato Visotto, senza accorgersi che fuori si era appena verificato l’incidente stradale.
Uscita dal supermercato si è avvicinata come molti altri curiosi, e ha visto che sotto quell'autocarro c’era una bicicletta da uomo, di colore nero. L’ha riconosciuta: era quella di suo marito, Giuseppe Barbato. L’uomo era nativo di Maddaloni, un grosso centro del casertano. Dopo il servizio militare era stato assegnato all’Aeronautica, finendo per vivere a Concordia. Nel 2004 era stato nominato vicecoordinatore della Protezione civile.
La donna ha provato ad avvertire i figli, il compito più difficile della sua vita. La figlia Sara non ha risposto e ha provato quindi con il fidanzato. Nel frattempo, sono giunti altri insegnanti, conoscenti, vicini di casa. Alle Palazzine si conoscono tutti. A fornire la sua testimonianza sull’investimento c’era anche la consigliere comunale uscente, Annamaria Pasian, sconvolta per quanto accaduto. «Sono quelle situazioni in cui vorresti mettere indietro il nastro per evitare che accadano», ha detto, «il camion stava svoltando, la bici stava proseguendo nella marcia sulla pista ciclabile. C’è stato lo scontro, l’uomo è finito travolto. Che disgrazia». (r.p.)
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