La Comunità dei Greci ortodossi in festa

VENEZIA. Quella della Comunità dei Greci Ortodossi in Venezia, la più importante della diaspora, è una storia lunga 515 anni. Fu fondata il 28 novembre 1498 con il nome di Confraternita di San Nicolò. Oggi, alle 16, nell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini la Comunità festeggia l’anniversario alla presenza di autorevoli voci. Intervengono il metropolita d’Italia Gennadios, il console di Grecia a Venezia Symeon Linardakis e la presidente Konstantina Balafouti. Seguono la relazione “Pagine dalla storia della Confraternita” argomentata dal direttore dell’Istituto Ellenico Georgios Ploumidis e un omaggio musicale dedicato all’indimenticabile Manos Xatzidakis. Oggi è il debutto della presidente Balafouti. Per la prima volta è stata eletta una donna. La docente ateniese ci scherza su: «Sento la responsabilità dell’incarico, a titolo gratuito, perché nel corpo elettorale ci sono stati sempre uomini. Ora, forse, vogliono una sorta di cambiamento». La neo presidente elenca a uno a uno i tre obiettivi sanciti nello statuto: il mantenimento del culto greco–orientale–ortodosso, l’istruzione, l’aiuto alle persone bisognose. Pur radicata nel passato, la sua, è una storia tutta da scrivere. Balafouti volge uno sguardo al presente soffermandosi sulla crisi. «Ha creato povertà e strozza numerose famiglie greche che vivono in Veneto. Un dato allarmante. Lo scorso anno, attraverso le rendite del patrimonio, le abbiamo sostenute con un impegno pari a 36mila euro. Di fronte a un’emergenza di proporzioni mondiali e di tempi imprevedibili dobbiamo continuare sul versante sociale con la solidarietà concreta». Sul futuro Balafouti ha idee chiare: «Il legame con Venezia è rimasto una costante. Innanzitutto proporrò di incontrare le storiche Comunità ebraica e armena».
Nadia De Lazzari
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