La commissione scagiona il gondoliere
Per la Direzione marittima Forcellini non ha colpe dirette sulla morte di Vogel. Ieri in aula D’Este e Reato

Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 17.08.2013.- Incidente mortale in Canal Grande, Vaporino della linea 1 sperona una gondola con quattro turisti tedeschi.- Nella foto subito dopo l'incidente
«La commissione ravvisa condotte colpose omissive nei riguardi del gondoliere Forcellini, sebbene non direttamente rilevanti sul decesso del signor Vogel. Infatti pur essendo stato elemento fondamentale della dinamica del sinistro, si è trovato in condizione di non dover e poter manovrare per evitare di collidere con tutti i mezzi a motore che, frettolosamente e imprudentemente, passavano attorno a lui». Le conclusioni della commissione d’inchiesta della Direzione marittima di Venezia - su richiesta del Ministero dei Trasporti - sull’incidente del 17 agosto 2013 scagionano parzialmente Daniele Forcellini, l’unico che sta affrontando il processo in aula per la morte del criminologo tedesco Joachim Vogel. Ieri, nell’ultima udienza dell’istruttoria, il difensore del gondoliere, l’avvocato Antonio Alessandri, ha depositato il verbale della commissione che si è riunita il 28 marzo 2017 per ricostruire la dinamica dell’incidente in Canal Grande.
«Forcellini si ferma e lì rimane per minimizzare il rischio di sinistro marittimo per sé e tutelare se stesso e la gondola in balia della corrente da poppa, in attesa che tutti i mezzi Actv e i taxi dietro di lui finiscano le manovre», si legge nella relazione, «poiché comprende che in quelli non vi sarebbe stata prudente attesa di un suo movimento atto a divincolarsi da centro canale». Nello stesso documento, la commissione chiarisce anche le posizioni delle altre persone presenti sulla scena, che sono state condannate in abbreviato: Emanuele Venerando, al timone del battello che ha schiacciato la gondola con Vogel contro il pontile del Magistrato alle acque, è «responsabile di condotta senza dubbio imprudente e negligente». E lo stesso dicasi per Fabio Zamboni, conducente del battello della linea 1, e per Riccardo De Ambrosi, pilota alla guida del battello che avrebbe innescato la mortale sequenza di manovre dei colleghi. Nessuna responsabilità diretta colposa per il tassista Franco Ambrosi. E così per Stefano Pizzaggia, gondoliere che aveva a bordo i Vogel, la cui posizione è stata invece archiaviata. La commissione poi specifica che, nell’ottica della sicurezza della navigazione «si ravvisa la necessità di spostare i pontili della linea Actv di Rialto, troppo a ridosso del ponte, nonché regolamentare in modo opportuno il traffico».
Ieri in aula, citati come testimoni della difesa, il campione del remo Giampaolo D’Este, il presidente dei bancali e della categoria dei gondolieri Aldo Reato e il vice Luciano Pelliccioli. Reato ha ricordato che in quei giorni era in vigore lo sciopero bianco dell’Actv. D’Este invece ha confermato, anche commentando alcuni video, il comportamento corretto di Forcellini. Prossima udienza il 21 novembre per la discussione.
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