La città piange Vittorio Amadi maestro d’ascia e innovatore

il lutto
Il suo nome è indissolubilmente legato alla cantieristica nautica. Un precursore, visto che è stato il primo ad introdurre il compensato marino nei cantieri di Burano e ad aggiornare le vecchie linee delle imbarcazioni da trasporto alle nuove esigenze. «Non ha mai temuto di proporre novità, né di essere criticato», lo ricorda il figlio Roberto. Sabato mattina Vittorio Amadi se ne è andato. Novant’anni, maestro d’ascia figlio d’arte (il padre Giovanni aveva lavorato per Gabriele D’Annunzio mentre i fratelli Agostino e Achille sono anche loro noti maestri d’ascia), nel 1956 aveva fondato i Cantieri Amadi Vittorio snc a Burano, dove viveva. La Regione lo aveva premiato con il titolo di “maestro d’ascia” e la Capitaneria di Porto lo aveva inserito nell’albo d’onore dei maestri d’ascia. E lui, nonostante da almeno tre decenni avesse lasciato il timone dell’attività ai figli - oltre a Roberto, Guido conosciuto da tutti come Nedis, e Oscar, all’epoca il più giovane maestro d’ascia di Venezia - non mancava quotidianamente di scendere da casa al cantiere per uno sguardo all’ultimo lavoro ed un consiglio.
Dal suo cantiere nautico sono uscite negli anni tutte le tipologie di barche della tradizione veneziana: dai “topi” da trasporto alle “caorline”, dai “bragozzi” ai “sandoli”, fino ai “pupparini”. Anche il Comune aveva acquistato alcune imbarcazioni per le regate. Ed era sempre marchiato Amadi il topo a vela che Alex Carozzo, pioniere dei velisti oceanici in solitaria, aveva usato per la traversata dell’Atlantico. È finito in America anche un “sandolo” costruito dai cantieri Amadi nel 2014 per una coppia di statunitensi innamorati di Burano che ha voluto una tipica imbarcazione della laguna per potersi esercitare nella voga alla veneta nelle acque di Vero Beach, in Florida. E poi il “bragozzo” di Cristina Della Toffola che si vede in giro per Venezia.
L’ultimo saluto a Vittorio Amadi è fissato per giovedì alle 11 nella chiesa di San Martino Vescovo a Burano. Ci sarà il mondo della voga a dare l’ultimo saluto a uno degli artigiani storici. —
Rubina Bon
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