La casa di riposo non sarà finita

I locali donati dalla famiglia Quartiero ospiteranno solo ambulatori

La casa di riposo non verrà completata ma, soprattutto, non verranno rispettate le volontà espresse da Cesare Quartiero con la donazione della casa alloggio per anziani di via IV Novembre. La scelta della parrocchia, in accordo con il Comune di Fossò, ha lasciato il paese nell’incredulità in quanto esistono numerosi casi di persone con problematiche di alloggio e cura che, come da volontà del Quartiero, dovevano trovare ospitalità nella struttura realizzata circa quindici anni fa. Il sindaco e medico di base Federica Boscaro, in accordo con il parroco don Claudio Savoldo, ha aperto, l’altro ieri, un centro ambulatoriale che riunisce alcuni medici di famiglia e che, successivamente, dovrebbero garantire un servizio ambulatoriale h24. Parte dell’edificio inoltre dovrebbe essere adibito a sede della Pro Loco. La struttura, secondo le volontà del defunto, doveva invece essere la perla delle case di riposo della Riviera. Cesare Quartiero, ha voluto e finanziato completamente l’opera, assieme ai fratelli Carlo e Italia, in memoria dei genitori Giuseppe e Regina. Il core business prevedeva 4 appartamenti per due persone, 7 monolocali, 4 magazzini, un appartamento per il custode, una sala attività comuni con l’altare per le celebrazioni eucaristiche, stanze per infermeria, lavanderia, un ampio atrio e una saletta per i servizi sociali. L’opera di 1500 metri quadrati tutta in pietra a faccia vista con marmi biancone rosso di Verona, travature centrali in legno lamellare, ringhiere in ferro lavorato era costata oltre un milione di euro. L’edificio cominciato nel 1996 troverebbe così un indirizzo completamente diverso da quello previsto dalle volontà testamentarie. «Diamo avvio alla Fondazione della casa alloggio», spiega il sindaco Boscaro, «per portare a termine questa opera incompiuta».

Davide Massaro

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